Volontariato DOC
Un nuovo attestato nazionale per le persone che prestano opera di volontariato dovrebbe tra l'altro facilitare la ricerca di posti di lavoro.
Riconoscere gli impegni di volontariato secondo criteri unificati per poterne tener conto nella ricerca di lavoro: è questo l'obiettivo del primo attestato di volontariato valido a livello nazionale. Ad approfittarne dovrebbero essere in particolare le donne e i giovani.
Presentato mercoledì alla stampa, a Zurigo, il «dossier svizzero del volontariato» è stato ideato da «ivy-forum», l'associazione che ha coordinato i programmi in relazione all'anno internazionale del volontariato 2001 dell'ONU, in collaborazione con il programma di qualificazione professionale CH-Q.
Judith Stamm, ex consigliera nazionale e presidente di «ivy- forum», si è detta convinta che il nuovo documento valido a livello nazionale risponda ad un bisogno urgente di chi s'impegna nel volontariato. Prova ne sia il fatto che in vista del suo lancio ne sono già state ordinate 32'000 copie.
Il dossier contiene attestati che possono essere utili nella ricerca di un lavoro o nel reinserimento professionale, ed è corredato da una guida con gli indirizzi utili e le spiegazioni per la compilazione dei vari attestati.
Ad approfittarne dovrebbero essere in particolare i giovani e le donne, che oltre alle competenze professionali e famigliari, spesso hanno acquisito anche esperienze specifiche con attività benevole, ha dichiarato John F. Leuenberger, capo del personale di Migros.
Il gigante della distribuzione e maggiore datore di lavoro svizzero vuole tenere conto in futuro degli attestati di volontariato nelle assunzioni. Secondo Leuenberger, l'attestato sarà particolarmente utile nei casi in cui esistono relativamente poche informazioni sulle qualifiche acquisite nell'ambito di lavori remunerati.
La municipale zurighese Monica Stocker ha annunciato che il dicastero delle opere sociali da lei diretto rilascerà simili attestati ai suoi volontari. A suo avviso, è molto importante poter documentare le competenze sociali acquisite. E ciò non soltanto per le donne che hanno dovuto interrompere la carriera professionale per occuparsi della famiglia, ma sempre più spesso anche per i quadri dirigenti, indipendentemente dal sesso.
Anche i rappresentanti dei salariati hanno accolto favorevolmente il nuovo attestato. Susanne Erdös, segretaria centrale della Società svizzera degli impiegati di commercio, si è detta pronta ad impegnarsi affinché il documento sia riconosciuto nell'ambito dei partenariati sociali.
Il dossier svizzero del volontariato esiste in tedesco, francese e italiano. L'ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT) ha contribuito alla stampa dei primi 60'000 esemplari. Del costo di 5 franchi, il dossier può essere ordinato nella sua versione italiana, presso la Conferenza del volontariato sociale a Lugano o sul sito Dossier Volontariato.
swissinfo e agenzie

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