Viaggi: Kuoni sui buoni binari
Kuoni, agenzia di viaggio numero uno in Svizzera, prosegue sulla via della mondializzazione. Negli ultimi mesi ha investito 570 milioni di franchi in nuove acquisizioni. E le liquidità a disposizione - altri 500 milioni - sono ingenti.
Attivo in 27 paesi, il gruppo mira a sviluppare la sua strategia multinazionale: «si tratta di una caratteristica che nessuno dei nostri concorrenti possiede in modo tanto marcato», ha detto martedì in una conferenza stampa a Zurigo il direttore delle finanze Max Katz. Le acquisizioni sono state molteplici, tra le quali Intrav negli Stati Uniti, Jules Vernes in Gran Bretagna, Apollo Resor in Scandinavia e ancora SITA World Travel in India.
Questa politica ha modificato in profondità il profilo di Kuoni, che nel 1999 ha realizzato solo un quarto del fatturato in Svizzera. Il gruppo si è «anglicizzato»: il 23 percento del giro d'affari è stato messo a segno in Gran Bretagna ( 2 punti percentuali), senza contare le opportunità offerte dal mercato nordamericano.
Il presidente della direzione Hans Lerch ha indicato che Kuoni deve avere una «massa sufficiente» che garantisca una «crescita organica sana». La via della mondializzazione è stata segnata anche da fallimenti: basti pensare allo «scacco» subito la scorsa estate dopo la mancata fusione con la britannica First Choice, che ha troncato di 26,8 milioni di franchi l'utile 1999. «Rientra nei rischi che un gruppo che si vuole intraprendente deve assumersi», ha detto Lerch.
Parlando del «futuro prossimo» di Kuoni, il presidente del consiglio di amministrazione Daniel Affolter ha comunque escluso l'eventualità di nuove fusioni.
Kuoni è stata attiva anche sul mercato svizzero: ha appena consolidato la sua posizione di leader rilevando il 49 percento di TUI Suisse (con Imholz e Vögele). L'unità operativa strategica Svizzera ha realizzato un giro d'affari in aumento del 7,9 percento, a 911 milioni di franchi. Con 37,5 milioni di franchi ( 21 percento) ha anche conseguito il miglior utile operativo prima di interessi, imposte e ammortamenti per il «goodwil» (accantonamento).
Per l'esercizio in corso Kuoni è ottimista: nei primi tre mesi dell'anno le prenotazioni sono in rialzo sui principali mercati di Svizzera, Gran Bretagna, Francia e Italia. Il gruppo, più che per il suo fatturato, vuole evidenziarsi occupando una posizione di punta nella redditività. Il miglior indicatore, ha detto Max Katz, è l'utile prima di imposte e ammortamenti per il goodwill che è balzato a 200,2 milioni di franchi. La «performance», che rappresenta il 5,7 percento del giro d'affari, permette a Kuoni di superare i suoi principali concorrenti europei, che sono Preussag, Airtours, First Choice e Thomson.
Kuoni nel 1999 ha visto il fatturato crescere del 21,2 percento a 3,5 miliardi di franchi: nella misura del 12,7 percento il rialzo è dovuto ad acquisizioni, mentre l'8,3 percento è stato generato dalla crescita interna. L'utile netto è invece sceso del 12,5 percento a 90,5 milioni di franchi, in particolare a causa dell'»avventura First Choice». L'utile operativo prima interessi, imposte e ammortamenti per il goodwill è salito del 29,1 percento a 152,8 milioni.
Anche il passaggio da un consiglio di amministrazione di sei membri a uno di otto è stato segnato dalla «internazionalizzazione»: i due nuovi membri sono infatti un britannico e un italiano.
swissinfo e agenzie

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