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Uno svizzero tra i vertici di Microsoft Russia

Stefano Santinelli, un ticinese tra i vertici di Microsoft Russia. SP

Da un anno Stefano Santinelli è direttore del Dipartimento commerciale e Marketing di Microsoft in Russia. Ha accolto l'invito di parlare della sua esperienza moscovita con swissinfo.

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 luglio 2006

Prima di assumere questa responsabilità, Santinelli – un ticinese di 36 anni – ha vissuto gli anni ruggenti del boom di internet a Silicon Valley.

Dopo gli studi di informatica al Politecnico federale di Zurigo, Stefano Santinelli ha insegnato un anno all'Università di Mosca. Dieci anni dopo, eccolo di nuovo nella capitale russa ma nelle vesti di uno dei dirigenti di Microsoft Russia.

Un posto di grande responsabilità in un mercato in piena e rapida evoluzione. Intervista.

swissinfo: Come è giunto ai posti di comando? E' il frutto del caso o piuttosto il risultato di un piano di carriera efficace?

Stefano Santinelli: E' sempre il frutto del caso, ma alla base c'è anche una buona preparazione. E' esattamente come nel business: il caso determina il successo o il fallimento di un'azienda, sebbene il successo sia sempre preceduto da una buona preparazione.

Quando ho terminato gli studi al Poli di Zurigo, ho deciso di andare a lavorare all'Università di Mosca, perché volevo essere l'unico ingegnere di software capace di parlare tanto in inglese, quanto in russo. Il sogno di lavorare in Russia mi ha sempre accompagnato, ma l'ho poi perso di vista, interessato com'ero a tutto quanto si stava muovendo negli Stati Uniti.

Quando Microsoft ha deciso di investire nel mercato russo e mi ha offerto l'opportunità di dirigere le operazioni, ecco che il sogno accarezzato per tanto tempo è diventato realtà.

swissinfo: Dove nasce questa passione per la Russia?

S.S.: La Russia o la sia ama o la si detesta. Io, l'amo. In Russia c'è un'intensa vita culturale. Solo a Mosca ci sono 1200 musei e 300 teatri. La gente è molto ben educata ed è curiosa. I russi si interessano davvero alla multiculturalità di questo nostro mondo.

Per quanto riguarda il business, oggi la Russia rappresenta uno dei mercati principali per molte aziende occidentali e, soprattutto, per Microsoft.

swissinfo: Perché?

S.S.: In Russia il Prodotto interno lordo cresce ogni anno più del 10%. Un leader alla guida di un'azienda può sperare in una crescita annuale delle proprie attività dall'80 al 100%.

Il potere d'acquisto dei russi continua a migliorare ma il paese deve recuperare il ritardo accumulato nel campo della tecnologia e nella qualità di vita. Oggi in Russia tutti vogliono comprare un refrigerante, una macchina da lavare o un computer.

Il paese è in pieno sviluppo e non sono poche le multinazionali che hanno deciso di operare degli investimenti. Tutto si muove velocemente e le opportunità si moltiplicano. Occorre dunque stabilire delle priorità e assumere delle decisioni.

swissinfo: Quali sono le difficoltà principali con le quali è confrontato?

S.S.: Il problema principale è di ordine geografico. La Russia è attraversata da undici fusi orari e le infrastrutture sono povere. Al di là di Mosca, non è per nulla evidente riuscire a trasmettere un messaggio ai 140 milioni di consumatori del paese.

Bisogna inoltre tener conto delle abituali ed estenuanti lungaggini amministrative, anche se lo Stato sta cercando di semplificare al massimo la vita delle aziende, specialmente per quanto riguarda diritti doganali e tasse.

E' pure difficile reperire giovani talenti, poiché le persone con una solida formazione possono scegliere tra dieci, quindici offerte di lavoro.

Per quanto riguarda i software, ci sono enormi problemi a livello di diritti di proprietà. I pirati informatici sono assolutamente astuti. Così, per rimediare a questo problema, lavoriamo in stretta collaborazione con le autorità su diversi progetti.

Collaborazione, naturalmente, anche con i distributori di hardware, allo scopo di accrescere la fruibilità dei nostri prodotti e di integrarli direttamente nell'hardware.

swissinfo: Nel suo lavoro alla Microsoft e in Russia, essere svizzero le è di aiuto?

S.S.: Certamente. Ed è un aspetto fondamentale. In quanto svizzero si sa che sono in grado di parlare un'altra lingua e che ho le capacità di adattarmi e di interagire con le persone in funzione della loro appartenenza culturale.

In Russia la Svizzera beneficia di una solida immagine di qualità e di professionalità, virtù molto apprezzate. Essere svizzero e lavorare a Mosca è un vantaggio. Molti russi, inoltre, conoscono bene il nostro Paese per averlo visitato.

Devo spesso spiegare la posizione della Svizzera nei rapporti con l'Unione europea, la politica di neutralità durante la Seconda guerra mondiale, ecc... La gente desidera sapere che cosa significa "essere svizzero" e come i miei compatrioti vedono la Russia.

In generale la vita quotidiana in Russia è molto eccitante, ma occorre anche sapersi adattare. Un esempio: ho dovuto aspettare sei mesi prima di avere la connessione internet nel mio appartamento.

swissinfo: Parliamo appunto della connessione a internet: Microsoft pensa di vendere in Russia dei computer prepagati?

S.S.: Abbiamo lanciato questo progetto pilota qualche settimana fa; l'obiettivo è di raggiungere, con questa azione, 20 milioni di utenti. Potranno disporre di un computer del valore di circa mille dollari per la modica somma di cento dollari. Per poterlo utilizzare, queste persone dovranno pagarlo regolarmente attraverso delle carte prepagate.

In questo modo cerchiamo di permettere ai consumatori russi di colmare il loro ritardo a livello tecnologico. Per quanto mi riguarda, spero di influenzare il futuro tecnologico della Russia.

swissinfo: Microsoft ha recentemente acquistato un'azienda zurighese attiva nel settore delle telefonia su internet. Come giudica le qualità del mercato svizzero in campo informatico?

S.S.: La Svizzera è, probabilmente, il mercato che innova di più nel settore informatico. Tutte le tecnologie disponibili sono presenti, tanto nelle imprese quanto presso i consumatori. La catena tecnologica è davvero molto interessante.

Quello svizzero è un mercato dove è possibile verificare novità come, per esempio, le telecomunicazioni attraverso indirizzo IP. La Svizzera può inoltre avvalersi di personale molto ben formato. Per Microsoft la Svizzera è sinonimo di qualità e innovazione.

swissinfo, intervista di Mathias Froidevaux
(traduzione e adattamento dal francese Françoise Gehring)

In breve

Stefano Santinelli è nato in Ticino nel 1970. E' sposato e padre di una bimba. Dopo gli studi in scienze informatiche al Politecnico federale di Zurigo, ha insegnato per un anno (nel 1995) all'università di Mosca.

Di ritorno in Svizzera, lavora per il gruppo elettrotecnico ABB e gestisce progetti internazionali in America e in Germania.

Parte in seguito negli Stati Uniti e, dopo un'esperienza nella Silicon Valley (il famoso polo tecnologico nella baia di San Francisco), attraversa gli Stati Uniti.

Lavora in una piccola azienda di Boston, dove sviluppa dei software. Ottiene, nel frattempo, un diploma post-universitario in commercio e amministrazione.

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Fatti e cifre

Nel 2003 Santinelli viene assunto da Microsfot Svizzera.
Nel 2005 viene nominato Direttore commerciale e Marketing di Microsoft Russia.
Tra gli obiettivi aziendali, contribuire a colmare il ritardo tecnologico del paese.
Microsoft ha avviato un progetto pilota: raggiungere 20 milioni di utenti russi proponendo computer prepagati.
In Russia il Prodotto interno lordo cresce annualmente più del 10%.

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