UBS, cambio ai vertici
Cambiamento a sorpresa ai vertici dell'UBS: il britannico Luqman Arnold, presidente della direzione, è sostituito da Peter Wuffli.
La partenza è dovuta «alla quantità delle singole divergenze di opinione» indica martedì un comunicato della più grande banca svizzera.
Le cause della decisione non dipendono né dalla gestione finanziaria, né dalla conduzione operativa, e nemmeno dal controllo imprenditoriale - sottolinea il comunicato.
«Ci dispiace che questo cambiamento alla direzione sia stato necessario», ha detto il presidente del consiglio d'amministrazione del gruppo Marcel Ospel. Secondo i conoscitori del settore, vi sarebbero state incomprensioni tra lo stesso Ospel e Luqman.
«Ringraziamo Luqman Arnold per quanto ha fatto»: ha preso orientamenti strategici convincenti, ha operato una gestione finanziaria coerente e ha attuato una comunicazione sulle finanze trasparente, scrive tuttavia Ospel.
Luqman Arnold, 51 anni, sedeva nella direzione UBS come capo delle finanze dal 1999 e aveva assunto la carica di direttore nella primavera scorsa, sostituendo Ospel che era diventato presidente del consiglio di amministrazione al posto di Alex Krauer.
Peter Wuffli, 44 anni, è l'attuale presidente della direzione di UBS Asset Management, la divisione di gestione istituzionale dell'istituto - ricorda il comunicato dell'UBS.
Wuffli è rimpiazzato da John Fraser, 50 anni, attuale capo operativo di UBS Asset Management. La banca annuncia anche l'entrata nella direzione di John Costas, 44 anni, capo dell'unità d'affari UBS Warburg.
A livello dell'organizzazione, l'UBS indica che la banca americana UBS PaineWebber, acquisita l'anno scorso, diventerà una entità del gruppo a pieno titolo. Gli scopi della fusione fra PaineWebber e UBS Warburg sono stati raggiunti - scrive l'UBS.
Titolo UBS in ribasso
La notizia della sostituzione di Luqman Arnold con Peter Wuffli alla presidenza della direzione UBS ha spinto verso il basso, nella mattinata di martedì, il titolo della grande banca. Verso le 10.20 l'azione UBS perdeva il 4 %, scendendo a 82,60 franchi, mentre l'indice SMI perdeva lo 0,35 %.
La notizia è giunta a sorpresa e il mercato non gradisce le sorprese, ha rilevato Alain Bringolf, del Credit Agricole a Ginevra.
swissinfo e agenzie

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