Prezzi trasporti pubblici, "da piangere"
La nuova politica dei trasporti pubblici del Consiglio federale potrebbe causare un aumento del 27% dei biglietti nei prossimi anni ed è talmente dissuasiva che fa venir "da piangere". Per questo l'Associazione traffico e ambiente (ATA) ha distribuito oggi fazzoletti ai passeggeri in 19 stazioni svizzere, fra cui anche quella di Lugano.
Con il nuovo orario, entrato in vigore ieri, i prezzi dei biglietti ferroviari sono aumentati dell'1,2%. Nei prossimi sei anni però la fattura rischia di diventare molto salata per i passeggeri. Il Consiglio federale intende aumentare indirettamente i prezzi per finanziare il trasporto su rotaia e le compagnie ferroviarie stesse prospettano incrementi, sottolinea l'ATA prevendendo che globalmente il rincaro potrebbe raggiungere il 27%.
Un simile aumento rischia di portare un'ampia fascia di popolazione a rinunciare ai trasporti pubblici, con conseguenze nefaste sia sulla salvaguardia del clima che sugli interessi delle compagnie ferroviarie. E come se non bastasse le FFS riducono o sopprimono diverse prestazioni molto apprezzate: non sarà infatti più possibile acquistare il biglietto direttamente sul treno e sarà più caro anche passare alla prima classe.
L'ATA, che in luglio aveva indirizzato alla ministra dei trasporti Doris Leuthard una petizione firmata da 10'600 persone per protestare contro il previsto aumento dei prezzi, ha organizzato sul sito www.da-piangere.ch un sondaggio per valutare il grado d'approvazione fra gli utenti delle ferrovie.