CF: iniziativa UDC, contingenti a partire da 4 mesi
Dal 2017, il Consiglio federale intende sottoporre a contingenti tutte le categorie di immigranti a partire da un soggiorno di 4 mesi e i frontalieri. È quanto prevede il piano di attuazione dell'iniziativa UDC contro l'immigrazione di massa adottato oggi dal Consiglio federale. Da notare che i lavoratori notificati (indipendenti e distaccati) possono lavorare in Svizzera per un massimo di 90 giorni.
Per determinare i contingenti e i tetti massimi, il Consiglio federale non terrà conto solo dei bisogni dei Cantoni, ma si farà anche consigliare da un'istanza separata, formata da rappresentanti delle autorità della migrazione e di quelle preposte al mercato del lavoro della Confederazione e dei Cantoni. Saranno coinvolte anche le parti sociali.
Il Consiglio federale intende "mantenere e sviluppare le strette e importanti relazioni con l'UE e i suoi Stati membri", precisa il comunicato. Al contempo farà in modo di promuovere maggiormente e sfruttare meglio il potenziale di manodopera già disponibile sul territorio.
Non ci sarà "un obiettivo di riduzione rigido" per l'immigrazione, perché non permetterebbe di tener conto delle condizioni dell'economia e del mercato del lavoro. Un simile approccio è compatibile con l'articolo costituzionale, che di fatto non fissa alcun tetto massimo concreto, precisa il governo in una nota.
Oltre ai permessi di dimora (5 anni) saranno contingentati anche i permessi di soggiorno di breve durata da quattro a dodici mesi per evitare che i contingenti vengano aggirati con permessi brevi. In tutti questi casi verrà applicato il principio di preferenza alla manodopera locale. Anche il numero dei frontalieri sarà contingentato e i Cantoni potranno prevedere ulteriori limitazioni per tutelare il mercato del lavoro regionale.
L'ammissione dei cittadini UE/AELS sarà meno restrittiva rispetto a quella applicata ai cittadini di Paesi terzi poiché potranno essere ammessi anche senza qualifiche specialistiche. Il governo è contrario per principio a limitare il ricongiungimento familiare e a reintrodurre lo statuto di stagionale.
Il DFGP elaborerà ora un progetto di legge da porre in consultazione in collaborazione con i dipartimenti degli affari esteri e dell'economia. Il DFGP presenterà la domanda già annunciata per l'adeguamento dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC). Entro l'autunno, sottoporrà al Consiglio federale anche un progetto di mandato negoziale con l'UE.