Tut tut tut. Pronto? Dottore ho la febbre: cosa devo fare? Ora anche in Svizzera consultazioni mediche per telefono
Le consultazioni mediche per telefono sono ormai possibili anche in Svizzera. Alcune società e diverse casse malattia si lanciano in questo settore, sperando di ridurre i costi della salute. I medici però sono piuttosto scettici.
«Un paziente ben informato è curato in modo più appropriato dal proprio medico». Con questa convinzione, l'impresa Getwellness offre da qualche tempo consigli e indirizzi utili per telefono: Risponde alle domande dei pazienti sulle diverse malattie, informa sugli esami da eseguire e indica lo specialista più adatto.
Non facciamo però diagnosi al telefono, precisa il dottor Carl Bénédict Roth, responsaboile della linea telfonica della Getwellness. La società, con sede a Basilea, riceve fino a dieci chiamate al giorno e il suo sito Internet, che fornisce informazioni su varie malattie, è visitato da 10 000-15 000 persone al mese, stando a Roth.
Come precisava lo scorso fine settimana un'inchiesta pubblicata dal quotidiano ginevrino «Tribune de Genève» e da quello romando «24 Heures», lo scopo dell'operazione è anche di realizzare risparmi nel settore sanitario. In alcuni casi, lo specialista consiglierà al suo interlocutore di non andare dal medico e risparmierà così una consultazione inutile.
L'esperienza risulta quindi interessante per le casse malattia. L'Helsana, numero uno del settore, si è già impegnata in una collaborazione con Medi-24. L'impresa bernese ha lanciato in maggio uno dei primi «call-center» per pazienti su suolo elvetico, con l'approvazione dell'Ufficio federale della sanità pubblica.
Altre tre casse - Intras, Sanitas e Innova - seguiranno a partire dal primo ottobre. Hanno infatti concluso contratti con Medgate, un'impresa con sede a Basilea. Anche in questo caso i pazienti potranno farsi consigliare per telefono, 24 ore su 24, sette giorni su sette, da un'infermiera o da un medico.
Con il moltiplicarsi di questi centri, le consultazioni telefoniche, già diffuse in Gran Bretagna, in Svezia e in Germania, potrebbero poco a poco entrare nelle abitudini anche degli svizzeri. La Federazione svizzera dei medici è però scettica in merito a questa possibilità. A suo avviso, bisognerà soprattutto assicurarsi che le persone che forniscono consigli siano effettivamente qualificate.
swissinfo e agenzie

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