Tre esperti verificheranno la distribuzione dei soldi dell'accordo globale
Il giudice Edward Korman ha incaricato tre esperti di controllare la distribuzione degli 1,25 miliardi di dollari versati dalle banche svizzere nell'ambito dell'accordo globale con gli ebrei. I tre sono Paul Volcker, Michael Bradfield e Judah Gribetz.
Ex presidente della Riserva federale americana, Paul Volcker ha diretto il comitato svizzero-ebraico preposto alle ricerche dei fondi in giacenza nelle banche elvetiche. Michael Bradfield è il suo consigliere. Il giudice Korman li ha nominati «Special Masters» come Judah Gribetz, autore del piano di ripartizione dell'accordo globale.
Le pretese delle vittime e dei loro eredi saranno esaminate a Zurigo dal tribunale arbitrale («Claims Resolution Tribunal», CRT) diretto dal professor Michael Riemer. Il CRT si è già pronunciato sulle pretese emesse nell'ambito delle ricerche organizzate dalle banche svizzere nel 1997.
Il Comitato Volcker aveva annunciato nel dicembre 1999 di aver trovato nelle banche elvetiche 26'000 conti aventi un rapporto «probabile» con l'Olocausto e 20'000 conti con un rapporto «possibile». Il giudice Korman ha ordinato la pubblicazione dei titolari dei primi su internet entro il 31 gennaio 2001.
Secondo il piano di ripartizione adottato, 800 milioni di dollari (1,36 miliardi di franchi) sono riservati agli aventi diritto a fondi in giacenza nelle banche elvetiche. I 450 milioni restanti dovrebbero andare principalmente ad ex-profughi, lavoratori forzati e altri superstiti del nazismo.
La distribuzione a queste ultime categorie è stata affidata alla Claims Conference, all'American Jewish Joint Distribution Committee e all'Organizzazione internazionale per le migrazioni con sede a Ginevra. Judah Gribetz farà da supervisore.
Le organizzazioni menzionate dovranno sottoporre entro il 16 o il 28 febbraio 2001 i dettagli della ripartizione al giudice Korman. Le imprese svizzere le cui filiali ingaggiarono lavoratori coatti dovranno fornire entro il 19 gennaio a Gribetz liste nominative che saranno pubblicate su internet entro entro la fine di febbraio.
Nel frattempo, sul web sarà pubblicata anche una lista di circa 4000 ex-profughi respinti dalla Svizzera. La divulgazione delle liste è destinata a facilitare l'identificazione degli aventi diritto.
I costi della procedura saranno coperti dagli interessi degli 1,25 miliardi. Per aumentare questi interessi, UBS e Crédit Suisse hanno anticipato l'ultimo versamento al 23 novembre, un mese prima di quanto previsto inizialmente.
swissinfo e agenzie

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