Spettacoli pirotecnici in Svizzera, l'inizio della fine?
I fuochi d’artificio rischiano presto di sparire: Migros Ticino ha deciso di toglierli dagli scaffali ed è anche stata lanciata un’iniziativa popolare che li vuole limitare.
Pandemia, siccità, protezione dell’ambiente: sono anni difficili per chi vende i fuochi d’artificio, che fanno la maggior parte dei loro affari in Svizzera nelle settimane che precedono il Primo agosto, festa nazionale. Quest’anno non andrà meglio, tanto che la divisione Ticino del grande distributore Migros ha preso una decisione che prevede di mantenere anche in futuro: togliere la pirotecnica dai suoi scaffali.
Il portavoce della cooperativa Marcel Schlatter ha dichiarato ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI: “Sono vari i motivi che ci hanno spinto a prendere questa decisione. Innanzitutto, i periodi di siccità si stanno moltiplicando e questo provoca dei problemi di pianificazione nella compravendita. Ma poi ci sono anche aspetti come il rumore, che dà fastidio a molte persone e molti animali”.
Chi ha deciso di continuare con la vendita dovrà presto fare i conti anche con un'iniziativa popolare che intende limitarne drasticamente l'utilizzo. Iniziativa che si concentra, tra le altre cose, anche sulle problematiche evocate da Migros Ticino: “Molti, il primo di agosto, fuggono all'estero. C'è poi chi si barrica in cantina. Altri ancora reputano che i fuochi d'artificio siano in forte contrasto con l'emergenza climatica. Ma anche per gli animali, selvatici o domestici, è una sofferenza”, spiega Corinne Meister, co-promotrice dell’iniziativa “Per una limitazione di fuochi d’artificio”.
In futuro, insomma, potrebbero essere sostituiti dai droni, che permettono non solo di creare scenografie complesse, ma che, sul lungo termine, potrebbero anche essere più sostenibili.
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