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Sostegno popolare senza eccezioni

Gli svizzeri si sono schierati nettamente a favore della ricerca sulle cellule staminali embrionali Keystone

Accettando tutti e tre gli oggetti in votazione, il popolo ha seguito su tutta la linea le raccomandazioni di parlamento e governo.

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 novembre 2004

La legge sulle cellule staminali e la nuova perequazione finanziaria hanno ottenuto più del 60% dei voti a favore, il nuovo ordinamento finanziario più del 70%.

Il popolo si è espresso a larga maggioranza a favore dei tre oggetti in votazione questo fine setttimana. Per la prima volta dal 18 maggio 2003, tutte le proposte del governo sono state accettate senza eccezioni.

La legge sulle cellule staminali, tema che aveva suscitato forti controversie alla vigilia del voto a causa delle questioni etiche che solleva, è stata accettata con il 66,4% dei voti.

Un risultato che non lascia adito a dubbi, tanto più che nessun cantone si è opposto ad una legge che apre la porta all'uso di embrioni soprannumerari per la ricerca sulle cellule staminali.

Il sostegno è stato più ampio nella Svizzera francese, con le punte massime a Ginevra (84,7%) e Vaud (83,9%). Meno favorevoli alla legge sono invece alcuni cantoni cattolici, come il Vallese (53,7%), l'Appenzello Interno (55,7%), l'Obvaldo (56,4%) e Svitto (56,8%)

Sì anche ai temi finanziari

Anche la Nuova perequazione finanziaria e la ripartizione dei compiti fra Confederazione e cantoni (NPC) ha superato l'ostcaolo senza problemi. La percentuale di sì è stata del 64,4%.

Solo tre cantoni si sono espressi contro la NPC: Nidwaldo (54% di no), Svitto (57%) e Zugo (83,7%). Zugo, per il quale la NPC comporterebbe un aumento dei contributi per i fondi di compensazione fra i cantoni, è l'unico cantone che si era espresso contro la riforma già alla vigilia del voto.

Il maggiore sostegno alla NPC è venuto da alcuni dei cantoni che ne trarrebbero maggior profitto in termini finanziari: Berna (72,2% di sì), Lucerna (72%), Giura (71%), Obvaldo (71%). Anche Zurigo, che pure dovrà pagare più di ora, ha approvato il pacchetto, con il 60% voti a favore.

Nessun problema, com'era prevedibile, per il terzo quesito sottoposto al popolo. Il Nuovo ordinamento finanziario, che ribadisce le competenze fiscali della Confederazione, è stato accolto dal 73,8% dei votanti. L'unico cantone ad averlo respinto è stato Zugo (51,4% di no)

L'appuntamento alle urne non ha però suscitato un mobilitazione significativa dei votanti. Alle urne si è recato solo il 35,7% degli aventi diritto.

Economia contro etica

Alla vigilia del voto, le maggiori discussioni erano state suscitate dalla legge sulle cellule staminali. La legge mira a disciplinare la ricerca sugli embrioni in soprannumero. Attualmente è vietato utilizzare a scopo di ricerca embrioni fecondati che non servono più per la procreazione.

Gli scienziati ripongono molte speranze sulle staminali embrionali. Visto che queste cellule sono potenzialmente in grado di dare origine a qualsiasi tessuto o organo, aprono orizzonti molto interessanti per la medicina.

Il governo e la maggioranza del parlamento si erano schierati a favore di un’autorizzazione alla ricerca in questo ambito. Oltre ai progressi medici, i sostenitori della legge si basavano anche su argomenti economici. Un paese come la Svizzera, in cui la produzione di farmaci è molto importante, non può fare a meno della ricerca sulle cellule staminali.

Il progetto ha incontrato una resistenza duplice. Da una parte c'erano gli ambienti a favore di una protezione integrale della vita, che rifiutano per principio ogni ricerca sugli embrioni. Dall'altra gli ecologisti e una parte della sinistra, mossi dal timore che il sì alla legge apre le porte al ritorno a nuove forme di eugenismo.

Una riforma che si scontra con gli interessi dei disabili

Sulla riforma della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti fra le istituzioni centrali (la Confederazione) e i cantoni (NPC) la discussioe è stata meno intensa, complice forse la complessità della riforma.

Tuttavia anche in questo caso sono state avanzate varie riserve. Da un lato, la nuova perequazione finanziaria – sistema che permette alla Confederazione e alle regioni più ricche di aiutare finanziariamente le regioni meno sviluppate – ha suscitato qualche perplessità fra i cantoni più ricchi, chiamati a sostenere con maggiori mezzi i cantoni meno abbienti.

Ma un’opposizione più consistente si è coagulata intorno alla parte della riforma che riguarda la ripartizione dei compiti. La NPC prevede il trasferimento di alcune competenze dalla Confederazione ai cantoni. Fra di esse vi è la gestione degli atelier speciali per gli andicappati.

La sinistra ritiene che questo trasferimento causerà differenze nel trattamento dei disabili fra cantone e cantone, a seconda del budget riservato agli andicappati.

Cantiere ancora aperto

Con l'approvazione della NPC da parte della popolazione, il grande cantiere della riforma del federalismo non è però ancora chiuso. Da oggi inizia il periodo durante il quale è possibile raccogliere le firme per un referendum contro la legge sulla perequazione finanziaria.

La legge è già stata approvata dal parlamento nell'ottobre 2003. Ora occorrerà affrontare la modifica di circa 30 leggi federali. La procedura di consultazione sulle modifiche è già stata avviata. Il messaggio del governo dovrebbe essere pronto per la metà dell'anno prossimo.

Anche in questo caso sarà possibile lanciare un referendum. Il governo dovrà quindi presentare un terzo messaggio, relativo sulla dotazione finanziaria dei fondi di perequazione.

Se tutto andrà secondo i piani del governo, la NPC dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2008.

Nessuna contestazione sulle imposte della Confederazione

Il terzo oggetto in votazione, il nuovo ordinamento finanziario (NOF) della Confederazione, non ha suscitato alcuna opposizione. Si trattava semplicemente di spostare fino al 2020 il limite temporale del governo per poter riscuotere l'imposta federale diretta e l'IVA.

Particolarità tutta svizzera: il parlamento e il popolo sono periodicamente invitati a pronunciarsi su questo diritto.

Un rifiuto avrebbe costituito una vera catastrofe. L’imposta federale diretta e l’IVA permettono in effetti alla Confederazione di incassare 30 miliardi di franchi l’anno, ossia il 60% circa delle sue entrate fiscali.

swissinfo e agenzie

In breve

Legge federale del 19 dicembre 2003 concernente la ricerca sulle cellule staminali embrionali (Legge sulle cellule staminali, LCel): sì 66,4%, no 33,6%.

Decreto federale del 3 ottobre 2003 concernente la nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC): sì 64,4%, no 35,6.%

Decreto federale del 19 marzo 2004 concernente un nuovo ordinamento finanziario: sì 73,8%, no 26,2%.

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