Sonabend contro Svizzera: la causa rimane sospesa
Su richiesta del Dipartimento federale delle finanze, la vertenza tra l'ex profugo ebreo respinto Charles Sonabend e la Confederazione davanti al Tribunale federale rimane sospesa, nella prospettiva di un'eventuale soluzione amichevole.
Su ordine del giudice federale Karl Hartmann, il procedimento è sospeso fino al 30 giugno prossimo. Al più tardi entro quella data, le parti dovranno informare la suprema corte di Losanna su come procedono le trattative per una soluzione extragiudiziale. Lunedì scorso, il Dipartimento Federale delle Finanze (DFF) aveva confermato la prossima visita in Svizzera di Charles Sonabend e della sorella Sabine, invitati dal consigliere federale Kaspar Villiger.
È previsto che il ministro delle finanze proponga ai Sonabend un accordo, ispirato alla recente sentenza del TF sulla vertenza analoga, che opponeva Joseph Spring alla Confederazione. Il TF aveva respinto la sua richiesta di un risarcimento, ma gli aveva concesso, a titolo eccezionale, 100'000 franchi quale rimborso per le spese processuali.
I genitori di Charles e Sabine Sonabend morirono nel campo di sterminio di Auschwitz, dopo essere stati rinviati in Germania dalle autorità elvetiche nell'agosto 1942. I due fratelli riuscirono a mettersi in salvo in Francia.
Dal canto suo, Joseph Spring aveva tentato a due riprese di rifugiarsi in Svizzera, nel 1943, insieme a due cugini. Dopo essere stati respinti una prima volta verso la Francia, i giovani furono consegnati direttamente ai tedeschi, che li spedirono ad Auschwitz. I cugini vi morirono il giorno stesso del loro arrivo, mentre Spring è sopravvissuto e vive ora in Australia.
swissinfo e agenzie

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