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Birra e vino non più vietati in televisione

Dal primo febbraio la pubblicità per alcolici leggeri è permessa anche sui canali televisivi nazionali. È una modifica legislativa che non piace ai responsabili della prevenzione contro l'alcolismo, i quali invitano gli attori del settore a rispettare le disposizioni in materia di protezione della gioventù.

Questo contenuto è stato pubblicato il 01 febbraio 2010 minuti

L'apertura alla pubblicità e alla sponsorizzazione fa seguito alla revisione della legge sulla radio e la televisione, la cui messa in vigore all'inizio di febbraio è stata decisa lo scorso 4 dicembre dal governo svizzero.

La modifica della legge è stata adottata dal parlamento, accettando le condizioni più liberali di Bruxelles in materia di pubblicità per gli alcolici in televisione, al fine di permettere alla Svizzera di continuare la propria partecipazione all'accordo MEDIA per la promozione del cinema sottoscritto con l'Unione Europea. Berna considera fondamentale l'accordo, giacché permetterà all'industria del cinema elvetico di evolvere ulteriormente.

L'accordo MEDIA consente ai cineasti svizzeri di accedere più facilmente ai programmi di formazione e perfezionamento europei e di beneficiare di una rete di contatti internazionali.

In un comunicato congiunto diffuso lunedì, quattro organizzazioni svizzere attive nella prevenzione dell'alcolismo esprimono il loro rincrescimento per questa modifica legislativa e ricordano che l'ordinanza sulla radiotelevisione prevede comunque dei criteri per proteggere la gioventù.

"L'ordinanza vieta la pubblicità indirizzata espressamente ai giovani e le vendite promozionali di bevande alcoliche".

"La televisione – prosegue la nota – promuove un'informazione su questi prodotti caratterizzata da aspetti emotivi e raffigurante uno stile di vita positivo. I giovani in particolare sono molto ricettivi a questo tipo di comunicazioni unilaterali. In un periodo nel quale la nostra società è sempre più confrontata con problemi legati all'abuso di alcol (…) l'eliminazione del divieto di pubblicità per l'alcol alla televisione è un messaggio sbagliato".

swissinfo.ch e agenzie

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