Arrestati oppositori iraniani
Una decina di persone vicine a un gruppo di oppositori iraniani sono state arrestate la settimana scorsa in Svizzera e in Francia nell'ambito di una inchiesta sul riciclaggio di denaro.
La notizia è stata resa nota martedì. Il Ministero pubblico della Confederazione ha confermato che è in corso un'inchiesta e che diverse persone si trovano in detenzione preventiva.
L'agenzia Reuters, che cita fonti giudiziarie, afferma che l'operazione è stata condotta congiuntamente da Parigi e Berna su rogatoria internazionale dei giudici svizzeri. I sospettati sono accusati di aver finanziato un'organizzazione vicina all'Organizzazione dei mujaheddin del popolo iraniano (OMPI). Questo gruppo è incluso in una lista di organizzazioni terroristiche nell'Unione europea e negli Stati Uniti.
Citato dalla Reuters, uno degli avvocati dell'OMPI, William Bourdon, ha affermato che il procedimento è infondato: «Il dossier in Svizzera è vuoto e ci sono tutti gli estremi per ritenere che lo sia anche quello in Francia e che questo secondo fronte giudiziario sia stato aperto per coprire il fallimento del primo dossier».
Nel giugno 2003 la polizia aveva arrestato 167 persone nel sobborgo parigino di Auvers-sur-Oise, dove i mujaheddin del popolo hanno una loro sede. L'istruttoria è ancora in corso. Il sequestro di diversi milioni di euro in contanti spinge però i magistrati a indagare su un eventuale finanziamento di azioni armate in Iran.

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