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Sicurezza interna: per il PPD si può far meglio

Il sistema svizzero di sicurezza è buono ma può essere migliorato: è la conclusione cui è giunto il Partito popolare democratico (PPD).

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 dicembre 2001 minuti

Per colmare le lacune giuridiche e rafforzare la prevenzione in materia di lotta al terrorismo, il PPD ha promosso martedì sei interventi parlamentari.

«Dagli attentati dell'11 settembre negli Stati Uniti la tendenza alle azioni violente si è consolidata», ha detto a Berna Philippe Stähelin, presidente del PPD. «Questi eventi hanno lasciato tracce anche in Svizzera. Come in altri paesi si è dovuto ammettere che i nostri sistemi di prevenzione al terrorismo non sono sufficienti».

«Dopo la caduta del muro di Berlino e il crollo dell'URSS l'evoluzione politica e strategica è sfociata in un'accelerazione di nuove minacce e nella necessità di una nuova concezione della nostra politica di sicurezza», ha dichiarato il Consigliere agli Stati Pierre Paupe (JU).

«Non vogliamo uno stato di polizia o tornare al sistema delle schedature», ha chiarito il Consigliere nazionale Walter Hess (SG): «senza interventi nella sfera della libertà non possiamo tuttavia migliorare la prevenzione contro gli attacchi terroristici».

Il PPD ha quindi deciso di depositare sei interventi parlamentari. In una prima mozione, il PPD chiede che la legislazione venga completata in diversi punti, per esempio facendo in modo che l'appartenenza a un gruppo terroristico sia un atto punibile dal codice penale.

In due altre mozioni, il partito chiede di rafforzare la coordinazione tra i diversi servizi investigativi. Il Consiglio federale dovrebbe inoltre esaminare l'eventualità di istituire una forza di sicurezza sul piano nazionale. Non si tratterebbe di una polizia federale, ma di un organismo che riunirebbe le forze esistenti, ha spiegato Hess. La competenza dei controlli alle frontiere dovrebbe essere interamente trasferita alla Confederazione.

Una quarta mozione chiede di poter allontanare dal paese, per motivi di sicurezza, persone potenzialmente pericolose. Sono infine state inoltrate al Consiglio federale due interpellanze, di cui una urgente, sul tema dell'asilo e della sicurezza del sistema informatico della Confederazione.

swissinfo e agenzie

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