Servizio pubblico al centro della strategia di SRG SSR Idée suisse
Il servizio pubblico sempre più al centro delle strategie della radiotelevsione di Stato che nel 1999 ha chiuso i conti con un risultato positivo di 4,3 milioni di franchi.
Il lancio del nuovo nome, l'aumento del canone, l'arrivo di nuovi concorrenti commerciali sul mercato televisivo, lo sviluppo dei nuovi servizi internet di Swissinfo, questi gli avvenimenti salienti dell'anno appena trascorso per l'ente radiotelevisivo pubblico.
Dal profilo finanziario il 1999 ha fatto registrare un utile di 4,3 milioni di franchi grazie ad un incremento dei proventi (1,406 miliardi, ossia 2,5 per cento) dovuto soprattutto al forte aumento degli introiti pubblicitari. Non di cifre ha però parlato il direttore generale di SSR SRG idée suisse, Armin Walpen, che ha approfittato della presentazione del bilancio per illustrare le nuove sfide che dovrà affrontare nel prossimo futuro l'azienda radio-tv di Stato in vista della nuova legge sul mercato radio-tv.
Motivo scatenante delle polemiche intorno ai piani di privatizzazione delle aziende pubbliche Swisscom e Posta, il concetto di "servizio pubblico" è stato l'argomento principale di Walpen per difendere la radio-tv statale dalle critiche della concorrenza. Per decenni dominio esclusivo di canali e reti pubbliche, anche il mercato elvetico dei media elettronici negli ultimi tempi è infatti sotto la forte pressione di spinte liberalizzatrici.
Gli operatori privati accusano la SRG SSR Idée suisse di essere troppo potente e di sconfinare in nuovi settori di mercato. Ma per il boss dell'azienda pubblica nel mondo dei media una Svizzera forte ha bisogno di un servizio pubblico forte. Il quale consisterebbe in un'offerta informativa di taglio svizzero, nella solidarietà non solo tra le diverse regioni linguistiche ma anche tra i differenti tipi di pubblico, nonché nella garanzia di servizi di qualità. A differenza dei media commerciali per la radio-tv statale il profitto non costituisce l'unica legge da rispettare, pena l'esclusione dal mercato.
Per la SRG SSR Idée suisse le nuove norme elaborate dal governo per il settore radiotelevisivo costituscono perciò una buona base di partenza. Secondo l'avamprogetto di legge l'azienda federale sarebbe da sola responsabile del servizio pubblico e dunque beneficiaria dell'intero canone.
Ai privati, in cambio del taglio della quota di canone che oggi ricevono per il loro contributo al servizio pubblico, verrebbe concessa una maggiore libertà d'azione sul mercato. Ma anche la SSR SRG su quest'ultimo fronte intende rivendicare piena autonomia. "Limitare le nostre attività per l'arrivo di nuovi concorrenti significherebbe una morte lenta ma sicura", ha sottolineato Walpen che ha annunciato la richiesta al governo di una concessione definitiva per SF-Info, il canale televisivo di sole notizie diffuso nella regione di Zurigo la cui concessione provvisoria scade a fine anno.
Luca Hoderas

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