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Segreto bancario: al popolo l'ultima parola

Tutti gli accordi di doppia imposizione potrebbero essere sottoposti a referendum facoltativo. In gennaio il governo svizzero trasmetterà alle camere le prime cinque convenzioni.

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 novembre 2009 minuti

Finora, il presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz aveva sostenuto che soltanto il primo accordo approvato dalle camere - di preferenza quello col Giappone - dovesse essere sottoposto a referendum facoltativo. Gli altri sarebbero stati accolti tacitamente.

Al termine dei colloqui alla Casa von Wattenwyl di venerdì, il presidente del Partito popolare democratico Christophe Darbellay ha indicato invece che i primi cinque accordi di doppia imposizione, rinegoziati secondo gli standard OCSE, saranno presentati alle commissioni parlamentari competenti.

L'ultima parola spetta comunque alle camere. La decisione definitiva di sottoporre o meno una convenzione a referendum facoltativo è infatti di competenza del legislativo. Sarà anche il parlamento a decidere quale trattato sottoporre per primo al popolo.

swissinfo.ch e agenzie

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