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Un batterio contro i terremoti

Una ricercatrice del Politecnico federale di Losanna (EPFL) ha messo a punto un nuovo procedimento per consolidare il suolo sabbioso grazie a un batterio. La scoperta potrebbe servire nella prevenzione dei terremoti, rafforzando i terreni instabili.

Questo contenuto è stato pubblicato il 14 aprile 2010 - 15:11

Suzanne Fauriel, del laboratorio di meccanica dei suoli dell'EPFL, è riuscita a modificare un batterio presente naturalmente nel terreno per farlo agire come una sorta di colla.

Concretamente, grazie all'iniezione nel suolo di un composto chimico formato da urea e calcio, si riesce ad aumentare la presenza di un batterio che ha la particolare capacità di produrre carbonato di calcio con il quale i granelli di sabbia vengono "saldati" assieme.

Tale procedimento è un'alternativa più ecologica del cemento, che inquina le falde freatiche, e ha un costo simile. Secondo Lyesse Laloui, direttore del laboratorio dell'EPFL che ha fatto la scoperta, il batterio, oltre a consolidare i terreni sabbiosi, potrebbe essere utilizzato anche nel restauro delle fondamenta di edifici o contro l'erosione.

swissinfo.ch e agenzie

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