Quando computer non rima con etica
Sul mercato non ci sono ancora computer prodotti nel rispetto delle regole etiche. Nelle fabbriche in Estremo Oriente "vengono violati diritti umani fondamentali".
Lo hanno denunciato martedì Pane per tutti e Sacrificio quaresimale, secondo le quali, fabbricare un computer in modo equo costerebbe solo 50 franchi in più.
Promotori della campagna per PC prodotti in condizioni dignitose "High Tech - No Rights?", i due enti assistenziali avevano chiesto l'anno scorso ai leader del mercato svizzero Hewlett-Packard, Dell, Apple, Fujitsu Siemens e Acer di assumersi le loro responsabilità sociali. Ma i risultati sono deludenti.
Da un'inchiesta in sette stabilimenti cinesi che riforniscono queste società è emerso che gli operai non vengono informati sufficientemente sui propri diritti, lavorano dieci ore e più al giorno per sette giorni la settimana e non dispongono di una protezione adeguata nella manipolazione di sostanze altamente velenose. Gran parte dei lavoratori lamenta problemi di salute.
Le due organizzazioni lodano tuttavia l'impegno di Hewlett- Packard nell'applicazione del suo codice di condotta. Anche Dell e Apple hanno compiuto qualche piccolo progresso, mentre Fujitsu Siemens e Acer ottengono brutti voti.

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