Gloria a un'inesauribile miniera di scoperte
L'attività scientifica del Museo cantonale di storia naturale sul Monte San Giorgio rimbalza in primo piano della stampa specializzata. Il nuovo numero della rivista di fama internazionale Swiss Journal of Geosciences le dedica la copertina e ampio spazio.
In copertina appare un esemplare di pesce fossile di una quindicina di centimetri, trovato nel 2008, e appartenente a "una nuova specie attualmente in fase di descrizione, al pari di diversi altri esemplari" trovati sul Monte San Giorgio, precisa il Dipartimento del territorio del Cantone Ticino in una nota diramata giovedì.
Nell'articolo sulla prestigiosa rivista il responsabile per parte svizzera della ricerca sul Monte San Giorgio, Rudolf Stockar, "presenta i risultati degli scavi scientifici inaugurati nel 2006 in località Cassina, a 900 m di quota, a metà strada tra Meride e la vetta, allo scopo di indagare strati di roccia risalenti a circa 240 milioni di anni fa", si aggiunge nel comunicato.
Le ricerche sul Monte San Giorgio, patrimonio mondiale dell'UNESCO dal 2003, tornano nuovamente sotto i riflettori internazionali dopo che la scorsa estate aveva destato grande interesse l'annuncio della scoperta di una nuova specie di pianta fossile, "Elatocladus cassinae".
Nella nota si ricorda che, "oltre alle indagini paleontologiche in località Cassina, ne sono state condotte altre in alcuni orizzonti più giovani del Monte, grazie alla collaborazione sul campo degli studenti delle università di Basilea, dell’Insubria, di Modena e di Reggio Emilia". Ricerche che "hanno consentito di rivelare nuovi livelli fossiliferi estremamente promettenti, a conferma delle continue scoperte che ancora oggi può riservare la montagna dopo oltre un secolo e mezzo di scavi paleontologici".
Il Dipartimento del territorio si rallegra pure che la campagna di scavi di quest'anno abbia "permesso alle scolaresche di avvicinarsi all'attività dei ricercatori".

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