Sangue freddo europeo di fronte alla riduzione dei tassi negli USA
La decisione della banca centrale americana di abbassare i tassi d'interesse non ha indotto le istituzioni bancarie in Europa a correggere la loro politica monetaria. Né la Banca centrale europea né la Banca nazionale svizzera sono intervenute sui tassi.
La Banca centrale europea (Bce) ha deciso giovedì di lasciare invariati i tassi in Eurolandia. Anche la Banca nazionale svizzera (BNS) non ha reagito alla mossa decisa mercoledì a sorpresa dalla Federal Reserve. La banca centrale americana ha abbassato di mezzo punto il tasso di interesse interbancario (Fed Funds) portandolo al 6 per cento.
«In materia di politica monetaria ci atteniamo a quanto indicato a fine anno», ha osservato Werner Abegg, portavoce della BNS. I parametri fondamentali per la Svizzera non sono cambiati anche dopo l'annuncio a sorpresa della Fed, ha aggiunto.
La banca centrale elvetica non ha quindi modificato la fascia di oscillazione del Libor (London interbank offered rate) a tre mesi, il principale tasso di riferimento della BNS, che rimane compresa tra il 3 e il 4 per cento.
Quanto alla Bce, il tasso pronti contro termine resta al 4,75 per cento, e invariati sono rimasti anche gli altri due tassi che delimitano il «corridoio» di intervento: quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale fermo al 5,75 per cento ed il tasso sui depositi overnight al 3,75 per cento.
swissinfo e agenzie

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