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Sì del governo a poliziotti civili armati per missioni di pace all'estero

I poliziotti svizzeri in civile potranno essere armati in occasione di operazioni di mantenimento della pace all'estero. Lo ha deciso lunedì il Consiglio federale che ha esteso ai civili questa possibilità riservata finora ai poliziotti militari.

Questo contenuto è stato pubblicato il 19 giugno 2000 minuti

Nell'agosto del 1999, indica un comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), la Svizzera aveva dovuto rinunciare ad inviare poliziotti civili nella provincia jugoslava del Kosovo.

L'Onu aveva rifiutato infatti la loro integrazione nel corpo di polizia internazionale perché senz'armi e quindi non in grado di provvedere alla propria sicurezza.

Non si sa ancora quando partiranno i primi poliziotti armati per il Kosovo, ha detto all'ats Ruedi Christen, portavoce del DFAE, «visto che prima bisognerà reclutarli».

Attualmente 12 poliziotti civili lavorano in Bosnia-Erzegovina e in Croazia nell'ambito dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).

swissinfo e agenzie

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