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Risarcimento milionario chiesto da Mercata al canton Ginevra

Il logo della società luganese Mercata Trading & Engineering SA, che reclama ora al canton Ginevra un risarcimento danni milionario Keystone

Il congelamento dei conti della Mercata, sospettata di aver pagato tangenti in Russia, potrebbe costar caro al canton Ginevra. La società luganese ha chiesto un risarcimento danni milionario alla presidente del Consiglio di Stato ginevrino .

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 dicembre 2000

Il proprietario della Mercata Trading Viktor Stolpovskikh ritiene che il sequestro dei conti da parte della giustizia ginevrina abbia comportato «danni commerciali colossali» per la sua società, creandole difficoltà di tesoreria. Di conseguenza intende avviare un procedimento contro lo Stato di Ginevra, rivela domenica il settimanale romando «dimanche.ch».

Il legale della ditta, l'avvocato Lucio Amoruso, ha confermato che è stata spedita una lettera alla presidente del Consiglio di Stato ginevrino Martine Brunschwig-Graf. Si è però rifiutato di parlare di «minacce», sottolineando che si tratta piuttosto «di una informazione» sui danni economici all'indirizzo del Consiglio di Stato, così «che in seguito non potrà dire di non essere stato avvertito».

Da diversi mesi la Mercata cerca di recuperare i soldi bloccati nell'autunno del 1999 su ordine del giudice Daniel Devaud. Questi sospetta la società ticinese di aver versato mazzette per almeno 60 milioni di dollari al fine di ottenere i lavori di ristrutturazione del Gran Palazzo del Cremlino e della Camera dei conti a Mosca, un contratto di complessivi 492 milioni di dollari: 25 milioni sarebbero stati versati all'ex intendente del Cremlino Pavel Borodin e alla sua famiglia.

Secondo il settimanale romando «dimanche.ch», il caso potrebbe sbloccarsi rapidamente. La Camera d'Accusa, incaricata del dossier, dovrebbe decidere «nei prossimi dieci giorni» se dissequestrare o meno i conti.

swissinfo e agenzie

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