Proibizione di volo per il Pilatus PC-21
Colpo duro per la ditta Pilatus. Dopo il crash di un prototipo, l'Uffico federale dell'aviazione civile blocca a terra il suo ultimo modello.
Il costruttore aeronautico con sede a Stans ha perso giovedì uno dei suoi due apparecchi PC-21, in un incidente che è costato la vita al capo collaudatore.
Il crash del Pilatus PC-21, il fiore all’occhiello del costruttore di aerei elvetico, rischia di avere pesanti ripercussioni sul proseguimento del progetto della ditta con sede a Stans (Nidvaldo).
Pilatus ha infatti perso, oltre al responsabile dei piloti dei voli di prova – che era alla guida del velivolo – anche uno dei due prototipi del suo ultimo prodotto.
L’Ufficio federale dell’aviazione civile (Ufac), dopo aver rilasciato la certificazione per l’apparecchio di addestramento Pilatus PC-21 alla fine dell’anno scorso, è subito ritornato sui suoi passi revocando il permesso di volo.
“Abbiamo emesso il divieto di volo per il secondo velivolo”, afferma a swissinfo Daniel Göring, portavoce dell'Ufac.
Si tratta di una misura precauzionale provvisoria, nell'attesa dei risultati dell'inchiesta condotta dall'Ufficio d'inchiesta sugli infortuni aeronautici, in collaborazione con l'Ufficio d'istruzione del canton Nidvaldo, il Ministero pubblico della Confederazione e gli specialisti delle polizie cantonali bernese e nidvaldese.
Morto il pilota, ferita una passante
L’incidente è avvenuto poco prima delle 17 di giovedì, nei pressi dell'aerodromo di Buochs.
Secondo la Rega, intervenuta per fornire soccorsi, un pezzo di aereo si sarebbe staccato appena prima dell'atterraggio, provocando la caduta del velivolo. Le cause del sinistro non sono però al momento state chiarite.
Oltre al decesso del suo pilota, il crash ha provocato il grave ferimento di una passante che camminava nei pressi dell’aeroporto, colpita dalla parte staccatosi dall’apparecchio.
Un aereo più silenzioso e meno inquinante
Il velivolo in questione, un monomotore ad ala bassa, ha un propulsore turboelica Pratt & Whitney, ma è dotato di sistemi talmente sofisticati da renderlo più simile ad un jet.
Secondo il costruttore, il PC-21, pur raggiungendo velocità di punta di 600 km/h, è nettamente più ecologico degli apparecchi precedenti sia per quanto riguarda il rumore che per l'inquinamento. Anche i costi di manutenzione dovrebbero essere minori.
Un progetto da 200 milioni
Allo sviluppo del progetto, avviato nel 1999, hanno contribuito le aeronautiche di Sudafrica, Australia, Gran Bretagna e Svizzera.
Il primo rullaggio ha avuto luogo alle officine Pilatus di Stans il 30 aprile 2002, mentre il primo volo è stato effettuato il 1. luglio seguente. I due prototipi hanno nel frattempo compiuto più di 750 ore di volo.
I costi di investimento sono ammontati a 200 milioni di franchi. A seconda dell'equipaggiamento, il prezzo di vendita del PC-21 dovrebbe situarsi fra gli 8 e i 10 milioni di franchi.
La ditta elvetica prevede di vendere 500 modelli nei prossimi 20 anni.
swissinfo e agenzie
Fatti e cifre
1939: La Pilatus SA fonda la sua sede a Stans, nel canton Nidvaldo.
1944: Primo volo di un velivolo Pilatus, il "Pelican" SB-2.
1953: I modelli di addestramento militare P-3 sono forniti all'Aviazione svizzera e alla Marina brasiliana.
1978: Primo volo del PC-7 "Turbo Trainer", dopo di che ne saranno prodotti oltre 450 esemplari.
1984: Pilatus costruisce il PC-9.
1994: Nasce il PC-12, un velivolo a funzioni multiple.
1999: Viene lanciato il progetto PC-21, di cui si prevede la vendita di 500 modelli nei prossimi 20 anni.
In breve
La ditta Pilatus è specializzata nella costruzione di aerei di addestramento militari.
Con il suo migliaio di dipendenti, rappresenta la società che impiega più persone nel canton Nidvaldo.
I modelli Pilatus PC-6, PC-7 e PC-9 sono utilizzati come “Turbo Porter” e “Turbo Trainer” da numerosi eserciti in tutto il mondo.
La fornitura di apparecchi ad alcuni regimi repressivi, come fu il caso dell'Iraq negli anni'80, ha esposto Pilatus a numerose voci critiche.

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