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Premio Schiller a Pietro De Marchi e Gilberto Isella

Il premio Schiller incoraggia la letteratura in tutte le regioni linguistiche del paese Keystone

Il premio Schiller 2007 è stato attribuito Pietro De Marchi e Gilberto Isella . Tra gli altri premiati vi sono Thomas Hürlimann e Leo Tuor.

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 aprile 2007 - 19:07

La fondazione svizzera Schiller attribuisce premi a letterati di tutte e quattro le regioni linguistiche del paese. I premi sono consegnati durante le giornate svizzere di letteratura a Soletta.

Il premio Schiller 2007 per la letteratura svizzera di lingua italiana va ai poeti Pietro De Marchi e Gilberto Isella. De Marchi è premiato per la raccolta di poesie e racconti brevi dal titolo «Replica» (edito da Casagrande), Isella per il libro di poesie «Corridoio polare» (book editore).

Il premio Schiller annuale è dotato di 10'000 franchi per ogni regione linguistica. Esistono inoltre menzioni speciali per autori degni di essere sostenuti. Il «Gran premio Schiller» è invece attribuito solo ogni 4-6 anni.

Un omaggio alla madre

Nella Svizzera tedesca il riconoscimento annuale è stato attribuito a Thomas Hürlimann per il suo romanzo «Vierzig Rosen» (Quaranta rose). Hürlimann, nato nel 1950, è noto in Italia per «La signorina Starck», edito da Marcos y Marcos.

La giuria, si legge nella motivazione pubblicata lunedì, gli ha conferito il premio per «un omaggio non acritico» a sua madre e alla sua «miracolosa storia familiare ebraica». La giuria ha sottolineato soprattutto il «senso sonnambulico per il ritmo e la velocità».

Il secondo premiato svizzero tedesco è l'argoviese Christian Haller (1943), per la sua «Trilogie des Erinnerns» (Trilogia del ricordo), conclusa nel 2006 con «Die besseren Zeiten» (I tempi migliori).

La poetessa losannese José-Flore Tappy (1954), traduttrice tra l'altro delle poesi di Erika Burkart, ha ricevuto il premio per il suo ultimo volume di poesie «Hangars» e per la sua opera omnia. La giuria ha lodato l' intensità vibrante e dolorosa e la bellezza» delle sue poesie.

Un romanzo sui cacciatori

Per la Svizzera di lingua romancia il riconoscimento va invece a Leo Tuor (1959), per «Settembrini – veta e meinis», un «libro inabituale, intelligente e divertente» sui cacciatori, «un'acuta e umoristica rappresentazione di questi personaggi alpini particolari».

La Fondazione Schiller è l'unica che conferisce premi in tutte e quattro le regioni linguistiche. La consegna avverrà quest'anno il giorno dell'Ascensione (17 maggio), in apertura delle Giornate letterarie di Soletta.

swissinfo e agenzie

Fondazione Schiller

La Fondazione Schiller svizzera, con sede a Zurigo, è stata fondata nel 1905, in occasione del 100° anniversario dalla morte di Friedrich Schiller.

Scopo della fondazione è «l'assegnazione di premi annuali a opere importanti della letteratura svizzera» e «l'assegnazione del Gran Premio Schiller ogni 4-6 anni»

Il consiglio di fondazione, composto da 11 fino a 15 membri, è nominato ogni 4 anni dal Dipartimento federale degli interni.

È l'unica istituzione svizzera che conferisce premi e dà sostegno ad autrici ed autori in tutte e quattro le lingue nazionali.

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