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Posta: verso la fine del monopolio delle lettere

Il governo deciderà in settembre se la Posta perderà in parte il monopolio sulle lettere RSR

Uno studio voluto dal Dipartimento della comunicazione mostra che la liberalizzazione del mercato delle lettere non minaccerà il servizio universale.

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 agosto 2005

Se il governo svizzero dà il suo avvallo il mese prossimo, la Posta perderà il monopolio sulle lettere di più di 100 grammi nel 2006. Inquieti i sindacati.

Seguendo la corrente europea, già molto più avanzata, la Svizzera dovrebbe compiere una nuova tappa verso la liberalizzazione del mercato della posta già nel gennaio del 2006, dopo che il mercato dei pacchi era già stato aperto completamente nel 2004.

Attualmente, gli invii di lettere all'interno della Svizzera restano un settore riservato alla Posta. Sono sottoposti alla concorrenza soltanto gli invii verso l'estero e quelli il cui trasporto costa più di 5 franchi (5 volte la tariffa standard).

Dal 2006, il monopolio del gigante giallo dovrebbe riguardare soltanto il mercato delle lettere inferiori a 100 grammi e il limite per il costo dovrebbe essere ridotto al triplo della tariffa standard (ossia 3 franchi). Questa liberalizzazione concerne una lettera su dieci, pari a una quota del 17% della cifra d'affari di 2,23 miliardi di franchi realizzata nel 2004 in questo settore.

Pochi rischi per la posta

Secondo uno studio della ditta tedesca WIK-Consult, la Posta non ha molto da temere. Alla luce dell'esperienza europea, la concorrenza si sviluppa molto lentamente. Ad esempio la Posta svedese, in un mercato interamente liberalizzato da oltre dieci anni, trasporta ancora più del 90% degli invii.

In Svizzera lo studio valuta che la concorrenza dovrebbe conquistare al massimo il 5%-10% del mercato delle lettere del peso superiore ai 100 grammi, ossia lo 0,5%-1% dell'intero volume della posta. I concorrenti dovranno ottenere una concessione quando la loro cifra d'affari supera i 100'000 franchi.

Inoltre, a differenza dell'ex regia, essi non hanno la possibilità di estendere molto i loro servizi. Secondo lo studio a lanciarsi per prime nella corsa saranno le società specializzate nel trasporto di pacchi e di giornali, che già dispongono di un'infrastruttura relativamente vasta.

Altro aspetto a sostegno dell'esiguità dei rischi: il gigante giallo è più conosciuto dalla popolazione e gode di buona reputazione. Dispone poi anche di privilegi in qualità di garante del servizio universale.

Liberalizzazione «incoraggiante»

Tornando alla liberalizzazione del mercato dei pacchi, il rapporto ritiene la situazione incoraggiante. La Posta mantiene una posizione dominante, visto che le ditte concessionarie coprono con in pacchi fino a 20 kg il 17% del mercato, per un volume di 800 milioni di franchi. A fare la parte del leone, due società: DPD e DHL.

Per il mercato delle lettere, si prevede che i prezzi resteranno stabili per gli invii di meno di 100 grammi, mentre è prevedibile un aumento per le altre. La qualità della distribuzione dovrebbe essere mantenuta, i servizi alla clientela dovrebbero essere migliorati e nuovi posti creati.

Il finanziamento del servizio universale da parte della Posta, attraverso i propri introiti, non dovrebbe essere minacciato, nemmeno nel caso in cui la concorrenza dovesse accaparrarsi il 100% del mercato delle lettere di oltre 100 grammi (ipotesi estrema). Lo studio solleva tuttavia due problemi, invitando il Consiglio federale ad adottare rapidamente provvedimenti.

Favorevoli gli ambienti economici, inquieti i sindacati

Secondo i rappresentanti dell'economia elvetica: "Solo una concorrenza senza distorsioni permetterà di abbassare finalmente i prezzi elevati, determinati dal monopolio della Posta".

Ma per il sindacato Transfair, l'allentamento del monopolio delle lettere di cento grammi costituisce al contrario un "limite estremo". Ogni ulteriore apertura del mercato metterebbe in pericolo il servizio pubblico.

"Gli interessi dei consumatori sono meglio protetti nel quadro di un monopolio", sottolinea dal canto suo l'Unione sindacale svizzera (USS). La fine del monopolio, e dunque del controllo dello Stato, potrebbe per l'USS determinare in futuro aumenti dei costi postali.

swissinfo e agenzie

In breve

L'apertura totale del mercato dei pacchi in Svizzera è avvenuta nel 2004.

Il monopolio sulle lettere dovrebbe essere allentato dall'anno prossimo.

Secondo uno studio indipendente lo stimolo dato dalla concorrenza contribuirà a migliorare il servizio clienti e creerà anche nuovi posti di lavoro.

Dal canto loro i sindacati affermano che l'apertura potrebbe mettere in pericolo il servizio pubblico.

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