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Visita a sorpresa di Calmy-Rey in Libia

La ministra degli affari esteri Micheline Calmy-Rey si è recata a sorpresa in Libia per incontrare i cittadini svizzeri trattenuti dal regime di Gheddafi in seguito all'arresto a Ginevra di uno dei figli del leader libico.

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 maggio 2009 minuti

Il viaggio di Calmy-Rey non era stato preannunciato. Come comunicato dal vicecancelliere della Confederazione André Simonazzi, la ministra degli esteri voleva sincerarsi delle condizioni di salute dei due cittadini elvetici, trattenuti in Libia da oltre 300 giorni.

Il presidente svizzero Hans-Rudolf Merz era comunque stato messo al corrente di questo viaggio, ha precisato Simonazzi.

La ministra degli esteri, in Libia da mercoledì a venerdì, ha viaggiato in compagnia delle mogli dei due cittadini elvetici e di un medico, si legge in una nota del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), secondo cui i due svizzeri sono «sottoposti ad una forte pressione».

Micheline Calmy-Rey ha pure avuto colloqui con le autorità libiche, «che hanno permesso di giungere a progressi significativi» nella vertenza che oppone Berna e Tripoli, indica il DFAE.

Il 15 luglio 2008, Hannibal Gheddafi era stato arrestato assieme alla moglie in seguito ad una denuncia per maltrattamenti (poi ritirata) presentata da due loro inservienti. L'arresto e l'intervento energico della polizia ginevrina – contro cui la Libia ha sporto denuncia - avevano fatto infuriare il leader libico Muammar Gheddafi, il quale aveva reagito con una serie di ripercussioni, tra cui l'arresto dei due cittadini elvetici, la sospensione dei collegamenti aerei e della fornitura di petrolio.

swissinfo.ch e agenzie

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