Ostaggi svizzeri in Niger stanno bene
I quattro turisti europei - fra cui due svizzeri - rapiti nella zona di confine fra Niger e Mali stanno bene. Lo ha assicurato il presidente del Mali Amadou Toumani Touré alla ministra elvetica Micheline Calmy-Rey.
La responsabile della diplomazia elvetica, che sta effettuando un giro di visite nell'Africa occidentale, si trova oggi a Bamako, capitale del Mali, dove è stata ricevuta da Amadou Toumani Touré. Al centro delle discussioni c'era il problema dei quattro ostaggi - una coppia svizzera, una tedesca e un britannico - sequestrati il 22 gennaio in una zona desertica al confine fra il Niger e il Mali, mentre stavano tornando da un festival sulla cultura tuareg.
"La questione degli ostaggi mi tocca da vicino", ha dichiarato la ministra degli affari esteri al termine dell'incontro. "Il presidente ci ha rassicurato sullo stato di salute dei sequestrati. L'ho ringraziato per il suo impegno personale e gli sforzi del governo in questa vicenda. Siamo d'accordo che la soluzione per frenare l'insicurezza sia lo sviluppo".
La Svizzera coopera con le autorità britanniche e tedesche. "Abbiamo una strategia comune e responsabile del dossier è il governo del Mali", ha aggiunto Micheline Calmy-Rey.
swissinfo e agenzie

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