Nef: il Governo accetta le dimissioni
Il Consiglio federale, nella sua prima riunione dopo la pausa estiva, ha accettato le dimissioni del capo dell'esercito Roland Nef, che riceverà un'indennità di 275'000 franchi.
Il contratto dell'altro funzionario – che potrà mantenere il grado di comandante di corpo fuori dal servizio – terminerà formalmente il 28 febbraio 2009.
Il governo si è inoltre detto intenzionato a trarre insegnamento dalla vicenda Nef. Le sue dimissioni sono un fatto spiacevole, ha sottolineato il presidente della Confederazione Pascal Couchepin, «ma si tratta di un incidente, come ne accadono nell'economia privata e nelle altre amministrazioni». Per il futuro, l'esecutivo punta a migliorare le procedure di nomina degli alti funzionari.
Couchepin si è inoltre espresso sull'operato del ministro della difesa, Samuel Schmid, che non ha informato i colleghi di governo in merito all'inchiesta pendente nei riguardi di Roland Nef, prima della sua nomina a capo della forze armate.
«A sua discolpa bisogna dire che lo scorso anno le fughe di notizie in Consiglio federale sono state così tante che siamo stati tentati di essere più discreti», ha commentato il ministro dell'interno.

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