L'Iniziativa delle Alpi dice no ai TIR a Bodio
L'Iniziativa delle Alpi ha inoltrato opposizione contro il progettato centro di controllo dei veicoli pesanti nell'area dell'ex acciaieria Monteforno di Bodio.
Il centro è ritenuto inefficiente, al posto sbagliato, sovradimensionato, dannoso e decisamente troppo costoso. Anche i comuni di Bodio, Giornico e Pollegio si oppongono ai piani accettati lo scorso gennaio dal Consiglio federale.
Il progetto avallato da Berna comprende gli impianti per il controllo dei veicoli pesanti, ma anche un allacciamento autostradale, un vasto posteggio (350 posti per TIR, fino a 660 in casi d'emergenza), officine e ulteriori servizi anche per il traffico privato.
In un comunicato, l'Iniziativa delle Alpi dice di essere favorevole ai centri di controllo dei TIR, a patto che sorgano su siti adeguati e siano abbinati ad infrastrutture utili.
Nell'area prevista, tra Bodio e Giornico, sarebbe possibile controllare solo il traffico del San Gottardo e non quello del San Bernardino. Per l'associazione, il centro deve essere realizzato il più a sud possibile, così da permettere il controllo del traffico pesante diretto verso entrambi gli assi «ed evitare che potenziali bombe viaggianti attraversino tre quarti del Ticino più densamente abitato prima di essere controllati».
L'Iniziativa delle Alpi propone un impianto per il controllo dei TIR sull'area della dogana di Chiasso-Brogeda. Questa opzione sarebbe anche molto meno cara: circa 15 milioni di franchi rispetto agli oltre 125 milioni (presumibilmente di più) indicati per la ex Monteforno.

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