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Importazioni parallele, ma senza farmaci

La camera alta è favorevole alle importazioni parallele sui prodotti brevettati di provenienza europea. Il sì dei senatori si scontra col no di governo e deputati.

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 settembre 2008 - 11:55

Il Consiglio degli Stati, che ha discusso la Legge sui brevetti mercoledì, ha dato il suo benestare alle importazioni parallele con 31 voti a favore e 12 contrari. I senatori hanno però fatto un'eccezione importante, escludendo i medicinali ancora protetti da brevetto dai prodotti importabili.

Per la maggioranza dei senatori, la modifica della legge sui brevetti dovrebbe condurre ad una flessione dei prezzi. I contrari temono ricadute negative per la ricerca e relativizzano i vantaggi economici derivanti dalle importazioni parallele.

Con la decisione odierna, la camera dei cantoni va verso un allentamento del regime attuale dell'esaurimento nazionale dei brevetti. Questo sistema permette al titolare di un brevetto di opporsi all'importazione del suo prodotto commercializzato all'estero – magari a prezzi più bassi – fintanto che lo stesso è protetto in Svizzera.

Il dossier torna ora al Consiglio nazionale (camera bassa), che in giugno si era opposto all'idea di indebolire il principio dell'esaurimento nazionale dei brevetti.

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