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I partiti con una linea chiara sono dominanti

Successo grazie a temi chiari: la nuova presidenza dei Verdi Keystone

Chi oggi vuole avere successo in politica, deve profilarsi con temi chiari. È quanto emerge dallo studio Selects, che ha analizzato le elezioni politiche svizzere tra il 1995 e il 2007.

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 aprile 2008 minuti

Stranieri, asilo e migrazione: questi temi hanno permesso all'Unione democratica di centro (UDC), dopo la vittoria elettorale del 2003, di conseguire un nuovo successo quattro anni dopo.

Con una percentuale di voti di quasi il 30%, il partito ha raggiunto una forza inedita nella storia politica svizzera dall'introduzione del sistema proporzionale nel 1919.

«L'UDC è riuscita a legare a sé tutta la destra», afferma il politologo Georg Lutz, autore dello studio. E questo non solo poco prima delle elezioni, ma sull'arco di parecchi anni

L'analisi comparativa degli anni 1995-2007 mostra una forte riorganizzazione dello schieramento borghese. Ancora dodici anni fa, Partito popolare democratico (PPD), Partito liberale radicale (PLR) e UDC pescavano nello stesso segmento di elettorato, al centro e a destra.

«Dodici anni dopo la situazione è mutata profondamente», spiega Lutz. «L'UDC esercita un dominio chiaro a destra. In questo segmento, gli altri partiti borghesi sono marginalizzati».

I temi forti fanno vincere

Lo studio spiega questa evoluzione con la capacità dell'UDC di imporre con continuità i temi dell'agenda politica. «Negli ultimi 10-15 anni il legame con i partiti è diminuito massicciamente», osserva Lutz. Gli elettori si orientano piuttosto sui temi, avvantaggiando i partiti che sanno posizionarsi bene.

«Nel segmento conservatore dell'elettorato è l'UDC a trarre vantaggio della situazione, con temi quali l'antieuropeismo, la politica estera isolazionista, la politica degli stranieri, l'asilo e la migrazione».

Questo fenomeno si nota anche a sinistra. I Verdi sono riusciti a sottrarre consensi al Partito socialista (PS) posizionandosi in maniera coerente come partito che difende l'ambiente.

Borghesi in cerca di un ruolo

Le cose vanno meno bene per il PPD e il PLR, che tendono ad occuparsi di uno spettro più ampio di temi. «Oggi le battaglie elettorali devono concentrarsi su pochi temi ed essere incisive», afferma Lutz. Un compito difficile, viste le posizioni molto differenziate di questi partiti.

«Inoltre, questi due partiti non hanno anche trovato un nuovo ruolo». Vale a dire che non hanno saputo fare il salto da un partito che lega a sé a lungo termine gli elettori attraverso associazioni e organizzazioni ad un partito orientato sulla lotta elettorale e sulla conquista di nuovi elettori.

Soprattutto il PLR si trova in difficoltà in questa fase, secondo Lutz. «L'attuale presidente del partito Fulvio Pelli non è riuscito finora a consolidare il partito, nonostante sia in carica da tempo. Molte cose rimangono da fare».

A sinistra socialisti e verdi si rubano invece consensi a vicenda. «La sinistra è in una situazione difficile, perché non è riuscita finora a conquistare gli elettori di centro che non sono legati in modo particolare ad un partito», dice Lutz.

Potenziali

«Se uno dei due partiti non si posiziona in maniera diversa, sarà difficile anche in futuro fare breccia al centro», afferma il politologo, che ha analizzato anche i potenziali elettorali per il futuro. Maggior potenziale avrebbero PPD e PLR. La grande sfida sarà mobilitare questo elettorato.

«Il PLR in particolare sfrutta male il suo elettorato potenziale. D'altra parte, ciò vuole che per questo partito le cose non possono andare molto peggio di come vanno ora».

Lo studio ritiene che anche per l'UDC vi sia ancora potenziale elettorale non sfruttato, seppur meno ampio che in passato. Il partito potrebbe raggiungere secondo Lutz il 40%.

swissinfo, Christian Raaflaub
(traduzione dal tedesco e adattamento: Andrea Tognina)

In breve

Lo studio si basa sull'analisi di quattro sondaggi post-elettorali compiuti tra il 1995 e il 2007.

Il sondaggio sulle elezioni del 21 ottobre 2007 è stato fatto tra il 22 ottobre il 5 novembre. In totale sono state interrogate 4392 persone in tutta la Svizzera.

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Fatti e cifre

Forza dei partiti nelle elezioni al Consiglio nazionale nel 2007:

UDC 28,9%
PS 19,5%
PLR 15,8%
PPD 14,5%
Verdi 9,6%

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SELECTS

Selects è un progetto di ricerca sulle elezioni politiche nato nel 1995. È sostenuto da vari istituti di scienze politiche delle università svizzere.

Il progetto Selects è stato aggregato nel 2008 alla nuova fondazione per la ricerca delle scienze sociali (FORS) di Losanna.

Il politologo Georg Lutz è dal 1° gennaio 2008 direttore del progetto.

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Milioni per la campagna elettorale

Una seconda parte dello studio si occupa dei costi della campagna elettorale del 2007.

Complessivamente i candidati hanno speso 25 milioni di franchi, un dato paragonabile a quello di altri paesi.

In media i candidati borghesi hanno speso 15'000 franchi a testa, più del doppio dei socialisti (6'800 franchi) e quasi cinque volte i Verdi (3'100 franchi).

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