La Delegazione delle commissioni di gestione delle Camere federali ha deciso di procedere a ulteriori audizioni, al fine di chiarire le circostanze della distruzione di documenti inerenti a un presunto traffico di materiale nucleare.

Alla questione, è stato sottolineato martedì, sarà data assoluta priorità. La Delegazione – analogamente a quanto fatto negli scorsi giorni da diversi politici e giuristi – ha criticato la decisione del governo, resa nota venerdì scorso, di eliminare i documenti.

I documenti e supporti di dati contenenti informazioni su tecnologie nucleari erano stati sequestrati a tre ingegneri svizzeri, in seguito ad un'inchiesta giudiziaria aperta nel 2004 dal Ministero pubblico della Confederazione.

Nel 2007, l'esecutivo ne aveva poi autorizzato la distruzione, per evitare che finissero in mani sbagliate mettendo a repentaglio la sicurezza nazionale e internazionale.

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