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Contro la pirateria l'UE chiede a Berna soldati

L'Unione europea vuole un contributo militare e non solo finanziario della Svizzera alla missione militare contro la pirateria al largo della Somalia.

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 febbraio 2009 - 17:22

Il desiderio di Bruxelles è stato ribadito mercoledì nella capitale belga dall'alto rappresentante europeo per la politica estera, lo spagnolo Javier Solana, in un incontro con la ministra degli esteri elvetica Micheline Calmy-Rey.

Una partecipazione di Berna alla missione "Atalanta" con l'invio di soldati sarebbe "molto importante", ha dichiarato Solana alla stampa dopo il colloquio. Un sostegno finanziario non è invece prioritario, ha aggiunto.

La consigliera federale ha detto che la richiesta dell'UE di risorse militari e giuristi corrisponde agli interessi della Svizzera. Le navi mercantili che transitano dal golfo di Aden possono essere protette soltanto "in solidarietà con l'Unione europea", ha aggiunto la ministra.

Micheline Calmy-Rey ha promesso al suo interlocutore una "decisione rapida" del governo svizzero sulla questione, assai controversa in Svizzera: UDC e Verdi si sono dichiarati decisamente contrari, e anche la commissione di politica estera del Consiglio nazionale, con 12 voti contro 6, ha chiesto il 20 gennaio scorso al governo di non inviare soldati nel golfo di Aden.

L'ipotesi di un invio di soldati svizzeri era già annunciata in dicembre dal consigliere federale Pascal Couchepin e difesa più volte da Micheline Calmy-Rey.

Finora non è mai successo che uno Stato terzo abbia partecipato soltanto finanziariamente a una missione militare e di polizia dell'UE, ha dichiarato alcuni giorni dopo un portavoce dell'UE a due domenicali zurighesi. "Se le navi svizzere vogliono beneficiare della protezione europea - ha aggiunto - la Confederazione deve impegnarsi in modo sostanziale, mettendo a disposizione materiale e personale".

In precedenza, il capo dell'esercito a interim André Blattmann aveva affermato che l'esercito svizzero è pronto ad inviare fino a 30 soldati professionisti per proteggere dai pirati la navi battenti bandiera rossocrociata al largo della Somalia.

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