Berna alza il tiro contro i pirati somali
Il Consiglio federale è pronto a inviare soldati sulle navi commerciali elvetiche che fanno rotta verso il golfo di Aden per proteggerle dai pirati somali. «La Svizzera non ha altra scelta», ha ammesso il ministro Pascal Couchepin.
«Non si tratta di un atto di guerra, ma di un'operazione di polizia per garantire maggiore sicurezza alle imbarcazioni svizzere», ha detto il ministro dell'interno, precisando che per la missione saranno reclutati soltanto militi volontari.
Occorre tuttavia valutare nel dettaglio le conseguenze giuridiche, finanziarie e pratiche di una simile operazione, ha precisato Pascal Couchepin in un'intervista alla SonntagsZeitung. La questione è stata affrontata per la prima volta venerdì dal Governo svizzero.
La flotta commerciale elvetica è costituita di 35 navi, sulle quali sono attivi 600 marinai, di cui solo sei cittadini svizzeri.
Gli atti di pirateria si sono moltiplicati negli ultimi sei e hanno spinto diversi paesi, tra cui l'Unione europea, a dispiegare forze militari per garantire una maggiore sicurezza alle navi. Martedì il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha approvato una risoluzione che autorizza, per la durata di un anno, operazioni internazionali contro la pirateria in territorio somalo.

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