Festival di conigli e uova di cioccolato nei grandi magazzini svizzeri - Pasqua si presenta sotto i migliori auspici per produttori e commercianti al dettaglio. Ma anche altri prodotti approfittano dell'atmosfera pasquale.

«Con vendite stimate pari a 4100 tonnellate di conigli e uova di cioccolata dovremmo riuscire a riconfermare le cifre dell'anno scorso, ha indicato all'Ats Franz Schmid, direttore di Chocosuisse, l'unione dei produttori del settore. L'anno record rimane però il 1997, quando vennero smerciate 4250 tonnellate.

Quest'anno, all'avvicinarsi del fatidico appuntamento, il clima è stato grigio e piovoso: ciò ha avuto effetti positivi sui consumi. In caso di bel tempo, infatti, il cioccolato si vende male, afferma Schmid.

Chocosuisse stima che circa 15 milioni i coniglietti pasquali saranno «adottati» dalla popolazione svizzera. Ogni anno ciascun abitante ne consuma infatti più di due. Il peso di un singolo coniglietto può variare da pochi grammi a diversi chili.

Ma i prodotti pasquali costituiscono solo il 5 elle vendite totali di cioccolato. Nel 1999 il consumo per abitante ha raggiunto in media i 11,5 chili. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Pasqua non è la migliore stagione per vendere cioccolato. «Per quanto riguarda il giro d'affari, Natale rimane più importante, soprattutto grazie ai cioccolatini», ha detto Schmid.

Alla Migros, la vendita di cioccolato a Pasqua rappresenta circa il 15 el volume annuale. Quest'anno, sia Migros che Coop si aspettano una significativa progressione della cifra d'affari.

Anche le uova - quelle vere, di gallina - costituiscono uno dei piatti forti delle vendite pasquali. La Coop si aspetta 20-25 i aumento dello smercio, con un occhio di riguardo alle uova bio. Migros spera addirittura di vendere il 50

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