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Per la prima volta in Svizzera quattro stranieri eletti in comune a Delémont

José Bernal, cittadino spagnolo, 56 anni, eletto nelle liste del Partito socialista al consiglio comunale di Delémont Keystone

Novità nel Canton Giura: quattro stranieri sono stati eletti nel parlamento comunale di Delémont. Erano una quindicina i candidati senza passaporto rossocrociato a concorrere per un seggio nei quattro comuni (su 83) che dispongono di un legislativo.

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 novembre 2000 - 15:35

Dall'inizio dell'anno anche gli stranieri possono essere eletti nei consigli comunali giurassiani. A Delémont, il cui parlamento conta 51 seggi, ce l'hanno fatta tre italiani ed uno spagnolo: due socialisti, un cristiano sociale (PCSI) ed un esponente dell'alleanza di sinistra Combat socialiste/POP (quest'ultima è la sigla locale del Partito del lavoro). Negli altri tre comune, Porrentruy, Bassecourt e Les Bois, nessuno dei candidati stranieri in lizza è invece stato eletto.

Il Giura è il Cantone più generoso della Svizzera quanto a diritti politici per gli stranieri, che hanno il diritto di voto a livello comunale e cantonale (eccetto per le modifichecostituzionali) fin dalla sua fondazione nel 1979.

L'eleggibilità nei consigli comunali è stata decisa dal parlamento cantonale nel 1998 ed introdotta quest'anno. Eleggibili sono gli stranieri che abitano da almeno dieci anni nel Cantone. Nel Giura gli stranieri sono circa 8.300, pari al 12 percento della popolazione, 4.000 dei quali con diritto di voto.

«È straordinario», ha affermato José Bernal, spagnolo di 56 anni, nuovo eletto socialista a Delémont. «Abbiamo fatto festa fino alle tre del mattino». Giunto nel 1961 nel capoluogo giurassiano, Bernal racconta che l'integrazione era più difficile all'epoca rispetto ad oggi.

Ad aiutarlo è stato lo sport: ha giocato a calcio nella formazione locale SR Delémont, prima di passare al Moutier per poi tornare al Delémont. «Non mi sono mai sentito straniero nella squadra», afferma. Quando tornò a giocare nella formazione del capoluogo il giornale locale «Le Démocrate» lo defini «figlio adottivo di Delémont».

Per il rappresentante della comunità italiana Francesco Prudente, 15 candidati non sono molti, ma è un buon inizio. Tra quattro anni i candidati stranieri saranno molto più numerosi, ha dichiarato prima di queste elezioni, che quanto a ripartizione partitica non hanno cambiato granché.
swissinfo e agenzie

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