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Pavel Borodin estradato fra qualche giorno in Svizzera

L'ex tesoriere del Cremlino Borodin in un'immagine d'archivio, ripresa lo scorso 15 gennaio, ossia due giorni prima dell'arresto a New York swissinfo.ch

L'ex tesoriere del Cremlino Pavel Borodin, attualmente incarcerato a New York, sarà consegnato «nei prossimi giorni» alla Svizzera. Lo afferma in una nota diramata lunedì sera l'Ufficio federale di giustizia (UFG).

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 aprile 2001 minuti

Nell'udienza svoltasi lunedì davanti al giudice di New York Viktor Pohorelsky, chiamato a decidere sulla richiesta elvetica di estradizione - indica il portavoce dell'UFG Folco Galli - Borodin ha infatti «acconsentito all'estradizione agevolata verso la Svizzera». Gli Stati Uniti «possono quindi consegnare Borodin senza dover effettuare una procedura d'estradizione formale».

Sospettato dalla magistratura ginevrina di riciclaggio nella vicenda di tangenti milionarie russe che vedrebbe implicate le ditte luganesi Mabetex e Mercata, Borodin ha chiesto a sua volta di essere estradato verso la Confederazione il più presto possibile, secondo l'agenzia stampa francese Afp.

«Non ho niente da temere e sono convinto della mia innocenza», ha dichiarato il 54enne Borodin al giudice. Ed ha aggiunto: «La mia decisione è fondata sul desiderio di essere liberato il più presto possibile, con la mia reputazione intatta. Continuo ad insistere sul fatto che sono innocente. Non ho mai commesso alcun crimine, né in Svizzera, né in Russia, né altrove. Sono assolutamente sicuro che la giustizia elvetica mi assolverà. Domando il mio trasferimento immediato».

Borodin è stato arrestato il 17 gennaio scorso a New York in base ad un'istanza d'arresto svizzera e posto in stato di detenzione provvisoria in vista di estradizione. Il 5 febbraio l'ambasciata svizzera a Washington, su incarico dell'UFG, ha trasmesso alle autorità statunitensi l'istanza formale di estradizione.

La richiesta si fonda su due ordini d'arresto emanati dalle autorità istruttorie ginevrine, del 10 gennaio 2000 e del 24 gennaio scorso. Il giudice istruttore di Ginevra Daniel Devaud ha avviato nei confronti di Borodin un procedimento penale per riciclaggio di denaro e per appartenenza a un'organizzazione criminale.

Secondo la legge americana la procedura di estradizione, con le molteplici possibilità di ricorso, sarebbe potuta durare fino a un anno. Borodin si è lamentato a più riprese delle condizioni di incarcerazione ed è stato ricoverato per breve tempo in ospedale. I suoi avvocati hanno parlato di «problemi cardiaci».

swissinfo e agenzie

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