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Ombre sulla visita di Shalom in Svizzera

Micheline Calmy-Rey e il suo omologo israeliano Sylvan Shalom Keystone

Il ministro degli esteri israeliano Sylvan Shalom è in visita ufficiale di lavoro in Svizzera.

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 agosto 2003 minuti

La sua omologa Micheline Calmy-Rey si è detta insoddisfatta della risposta israeliana nella vicenda dei colpi sparati contro un’auto diplomatica svizzera alla fine di maggio.

L’affare Joris, dal nome del rappresentante svizzero presso l’Autorità palestinese la cui automobile è stata raggiunta dai colpi sparati dall’esercito israeliano lo scorso 26 maggio nella striscia di Gaza, è stato al centro della visita del ministro degli esteri israeliano Sylvan Shalom.

Svizzera insoddisfatta

Al termine di una riunione con Shalom, la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey si è detta insoddisfatta delle spiegazioni del governo israeliano.

Gerusalemme sostiene che i proiettili hanno colpito l’automobile dopo essere rimbalzati e che non vi è stata alcuna intenzionalità.

Una versione ribadita dal ministro Shalom, che ha espresso profondo rammarico per quell'incidente e ha assicurato che i soldati israeliani non sparerebbero mai direttamente contro un’automobile.

Esperti balistici svizzeri

La versione israeliana è però messa in discussione da due esperti balistici svizzeri inviati sul luogo dell’incidente. I risultati provvisori delle loro analisi tendono a smentire l’ipotesi del rimbalzo dei proiettili, ha detto lunedì Micheline Calmy-Rey.

I due ministri degli esteri si sono accordati affinché il rapporto definitivo dei due esperti svizzeri sia messo a disposizione del procuratore generale militare israeliano, il quale dovrà decidere se avviare un’inchiesta militare.

Al di là alla questione dei proiettili sparati contro Jean-Jacques Joris, Michelin Calmy-Rey ha comunque definito “stretti e solidi” i rapporti tra la Svizzere e Israele.

Sylvan Shalom ha dal canto suo espresso la speranza che la Svizzera sia coinvolta nel processo di pace in Medio Oriente.

swissinfo e agenzie

In breve

Il 26 maggio 2003 proiettili sparati da militari dell'esercito israeliano hanno colpito l'automobile di un diplomatico svizzero, Jean-Jacques Joris, nella striscia di Gaza.

Secondo il governo israeliano, i proiettili avrebbero raggiunto il veicolo dopo essere rimbalzati al suolo. Ma l'ipotesi è smentita da due esperti balistici svizzeri.

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