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Omaggio a Genova di sei artisti svizzeri

Ulrich Elsener di fronte al suo quadro "Genova ponente" swissinfo.ch

Nella capitale culturale europea 2004 una mostra collettiva di sei artisti che vivono a Genova o che vi hanno trascorso un periodo di ricerca.

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 agosto 2004

Un omaggio al viaggio fisico e metaforico legato alla città di mare, rivisitata come luogo reale e come luogo da cui trarre forza d’ispirazione.

“Noi del Consolato svizzero strumentalizziamo un po’ questi artisti: però fa comodo ad entrambi. Loro ci guadagnano in visibilità e noi mostriamo una Svizzera più moderna all’estero”.

Peter Zimmerli, viceconsole di Svizzera a Genova, considera molto importante la sua missione culturale, specialmente quest’anno, in cui Genova è capitale culturale europea: “Abbiamo sempre considerato la cultura importante, ma da qualche anno mettiamo più enfasi su questo aspetto”.

Genova città d'arte

La mostra riunisce a Palazzo San Giorgio opere di pittura, scultura, video e fotografia di artisti che con la città di mare hanno tutti avuto un rapporto speciale.

In particolare Ulrich Elsener, che vive nel capoluogo ligure da vent’anni e dell’esposizione è stato ideatore e organizzatore.

“La città è molto più viva ed aperta ora”, racconta. “Anche verso la cultura mitteleuropea. Vent’anni fa c’erano un sacco di immigrati con problemi sociali, le strade erano più pericolose. Per me è stata un’avventura sbarcare qui”, ricorda il pittore.

“Prima non si vedevano tutti questi turisti”, aggiunge il Console Zimmerli. E mentre discutiamo di come sia cambiato non solo il volto di Genova, ma forse anche un po’ la sua anima, seduti al porto siamo testimoni di una scena significativa.

Una scena che se è del tutto normale in una città d’arte italiana, era raro fino a poco tempo fa vedere a Genova. Un gruppo di giovanissimi turisti polacchi, riconoscibili dalla bandiera che sventolano orgogliosamente, si fa fotografare con il bel cameriere italiano vestito di bianco.

Roba da Canal Grande o da Colosseo, ma a Genova, chi se l’aspettava?

Sognando il mare

Il discorso ritorna sull’importanza della cultura per comunicare universalmente, e in particolare sul ruolo che ha l’arte, di riuscire ad attraversare anche le barriere linguistiche.

“Certo il mondo continua a girare intorno al petrolio e all’economia, ma per far camminare questa macchina la comunicazione si svolge sempre di più attraverso la cultura”, commenta Ulrich Elsener.

Nelle sue opere l’omaggio a Genova salta subito agli occhi: il mare, la costa, la vita notturna un po’ ambigua dei “carrugi”, gli stretti vicoli della città vecchia.

Una bellezza inquietante

Anche la bellezza della natura ha qualcosa d’inquietante: come i riflessi sull'acqua nel suo quadro “Genova Ponente”, in cui i colori fanno intuire il petrolio, un paesaggio contaminato e un’aria irrespirabile.

L’installazione di Beat Zoderer è composta di oggetti trovati nella spazzatura o per le strade di Genova, trasformati e trasportati da uno spazio quotidiano ad uno spazio estetico.

Gli altri artisti presenti a Palazzo S.Giorgio sono Judith Albert, Anna-Maria Bauer, Lisa Enderli, Cécile Wick. Tutti hanno ricercato punti di contatto fisico con l'ambiente, il paesaggio, il mare, che nel paese d'origine, la Svizzera, è assente e che li ha perciò indotti a particolari visioni.

Genova per noi...

Ma fonte d’ispirazione per questi artisti è stata anche l'architettura metropolitana e autostradale di Genova, il litorale, i fiori, l'archeologia portuale e industriale, la lingua.

Insomma proprio tutta Genova, che come canta Paolo Conte nella famosa ballata a lei dedicata: “...per noi che stiamo in fondo alla campagna (o in fondo alle vallate di montagna) è un’idea come un’altra”.

E si sa, gli artisti si nutrono di idee e di sensazioni, che possono maturare e dare frutti anche mesi ed anni dopo un viaggio, o un breve soggiorno in un posto stimolante come la città che diede i natali a Cristoforo Colombo.

Dimenticate le associazioni con i drammatici eventi del G8, Genova si gode, e perché no, un po’ grazie anche al contributo della Svizzera, il suo rinnovato momento di gloria.

Il finissage della mostra, sabato 25 settembre, sarà animato da una performance della compagnia Fabienne Berger.

swissinfo, Raffaella Rossello, Genova

Fatti e cifre

Vicini - Oltre lo sguardo
20 agosto 25 settembre 2004

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In breve

La Svizzera, con una decina di eventi culturali (di cui 5 spettacoli di danza) è il paese straniero più rappresentato nella Genova capitale europea della cultura 2004.

Una visibilità culturale che la Svizzera, da sempre legata commercialmente con l’Italia e Genova, sfrutta per far passare un’immagine di sé meno stereotipata e più moderna.

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