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No degli stati all'iniziativa Strade per tutti

L'iniztiativa vuole ancorare nella costituzione la velocità massima di 30 km orari nelle località Keystone

I senatori hanno tuttavia chiesto al governo di elaborare, prima della votazione, un pacchetto di misure per facilitare la creazione di zone urbane con la limitazione di velocità a 30 km orari.

Questo contenuto è stato pubblicato il 05 ottobre 2000

L'obiettivo dell'iniziativa, di migliorare la sicurezza sulle strade, è lodevole, ha spiegato il radicale obwaldese Hans Hess, ma sono sbagliati i mezzi previsti. Le trasformazioni e le costruzioni necessarie per far rispettare i 30 km orari generalizzati all'interno degli abitati, come richiesto dall'iniziativa, costerebbero da 1 a 2 miliardi di franchi.

In parlamento, ha ricordato Hess, sono in discussione altri mezzi per ottenere risultati in questo senso. La revisione della legge sulla circolazione stradale vuole in particolare rendere più severi i criteri per l'ottenimento della patente di guida e abbassare a 0,5 per mille il tasso di alcolemia ammesso.

Un'argomentazione, quella di Hess, che è stata seguita dai senatori borghesi, come Peter Bieri, democristiano di Zugo, secondo il quale bisogna lasciare alle autorità comunali l'incombenza di creare le zone a 30 km orari là dove lo ritengono necessario. E per Rolf Büttiker, radicale argoviese, l'iniziativa sarebbe addirittura un autorete, perché rallenterebbe anche i trasporti pubblici sulle strade.

In favore dell'iniziativa si è espresso soltanto il socialista giurassiano Pierre-Alain Galli, per il quale bisognerebbe tracciare un parallelo fra i costi della realizzazione e il prezzo delle vite umane perse in incidenti della circolazione.

Per il ministro dei trasporti, Moritz Leuenberger, non bisogna accettare passivamente i 600 morti all'anno causati dal traffico stradale. Ma l'iniziativa è troppo cara e la sua applicazione assai complessa. Il governo, ha aggiunto, pensa di risolvere alcuni problemi con la prossima legge sulla circolazione stradale.

Berna è ugualmente disposta a semplificare le procedure per creare zone a 30 km orari. Questo progetto deve essere coordinato a livello europeo, ma ad ogni modo, ha promesso Leuenberger, esso verrà presentato prima della votazione popolare.

Già respinta dal Consiglio nazionale nella sessione di giugno, l'iniziativa, depositata nel marzo del 1999 dall'Associazione Traffico e Ambiente (ATA), mira a migliorare la sicurezza stradale nelle zone abitate. Per raggiungere quest'obiettivo vuole ancorare nella Costituzione la velocità massima di 30 km/h nelle località, con eccezione per i grandi assi di traffico, che offrono precise garanzie di sicurezza.

Dopo la bocciatura al Consiglio degli stati, per 31 voti contro 9, il testo verrà quindi sottoposto a votazione popolare, senza alcun controprogetto

swissinfo e agenzie

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