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Monografica a Bellinzona su Edoardo Berta, artefice del divisionismo in Svizzera

Alla Civica galleria d’arte Villa dei Cedri di Bellinzona prosegue il percorso attraverso l’arte svizzero-lombarda tra Ottocento e Novecento. Dopo le monografiche di Luigi Rossi, Filippo Franzoni e Feragutti Visconti, l’appuntamento è con Edoardo Berta.

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 marzo 2000 minuti

Edoardo Berta, nato a Giubiasco il 29 marzo 1867 e spentosi nel 1931, è uno di quegli artisti svizzero-italiani attivi nella seconda metà del XIX secolo e nei primi decenni del ventesimo che è riuscito, attraverso il suo percorso artistico, a lasciare un’impronta nella realtà culturale ticinese sia come pittore sia con il suo operato in seno al museo storico di Lugano ed alla Commissione per la conservazione dei monumenti storici ed artistici del Canton Ticino.

La sua formazione artistica inizia alla scuola di disegno di Bellinzona e viene poi perfezionata, a partire dal 1881, presso l’accademia di Brera a Milano e l’accademia Carrara di Bergamo. Tra i maestri che maggiormente hanno influito sul suo percorso accademico, Cesare Tallone marca particolarmente il periodo ritrattistico del giovane Berta. A Milano conosce anche colui che diventò un altro importante esponente del divisionismo rigoroso, Giuseppe Pellizza da Volpedo, suo compagno di studio e di viaggi e con il quale intrattenne una profonda e pluriennale amicizia, non priva certo di influenze sulle scelte stilistiche del Berta.

Riconosciuto dalla critica d’arte sia a livello nazionale che internazionale, Edoardo Berta è stato uno degli artisti svizzero-italiani più conosciuti al di là della frontiera elvetica. Aperto alla sensibilità liberty e simbolista dell’Europa fin de siècle, è stato nella Svizzera Italiana il principale esponente del divisionismo, quel movimento artistico che si affermò in Italia tra il 1885 ed il 1915 e la cui tecnica si basava sulla scomposizione dei colori.

La monografica su Edoardo Berta alla Civica galleria d’arte Villa dei Cedri di Bellinzona propone una scelta significativa delle sue opere, senza l’ambizione di un’esposizione retrospettiva, con l’intento di ricostruire il percorso artistico di questo pittore ticinese, la cui ricca e complessa figura è stata circondata in questi ultimi decenni da un lungo silenzio. Le oltre quaranta opere esposte assieme ad una scelta di disegni, in gran parte inediti e non più visti da decenni dal pubblico, consentono di situare la pittura di Edoardo Berta nel contesto dell’arte lombarda e, soprattutto, di illustrare il personale apporto dell’artista all’estetica divisionista. La sensibilità artistica del Berta, l’amore per il Ticino, per le sue tradizioni ed i suoi angoli più remoti, si traduce nella rappresentazione di una natura intimamente vissuta, idilliaca, spesso investita di valenze simboliche, colta nella solitaria contemplazione dei giochi di luce nel paesaggio.

Le opere di Edoardo Berta, giudicate dai suoi contemporanei come l’espressione della specificità artistica ticinese, hanno occupato un posto di privilegio nel panorama artistico svizzero. Berta ottiene il suo primo grande successo di critica sia in Svizzera che all’estero dopo aver esposto nel 1902 alla Quadriennale di Torino un suo quadro dal titolo Funerale bianco, realizzato due anni prima. Da allora e soprattutto tra il 1910 ed il 1917 realizzò importanti mostre alla Kunsthalle di Basilea, al Kunsthaus di Zurigo, al Kunstmuseum di Berna ed alla galleria Moos di Ginevra. Nel 1920 e nel 1926 figurò poi tra gli espositori della Biennale di Venezia.

Accanto alla pittura, che abbandona progressivamente a partire dal 1916, Edoardo Berta si è impegnato per gran parte della sua vita nella valorizzazione e nella diffusione del patrimonio artistico del Canton Ticino e nella conservazione delle testimonianze della tradizione rurale locale contribuendo, in maniera determinante, alla creazione di una coscienza artistica nella Svizzera Italiana.

L’esposizione monografica su Edoardo Berta alla Civica galleria d’arte Villa dei Cedri di Bellinzona è aperta fino al prossimo 12 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18, domenica e festivi ininterrottamente dalle 10 alle 18 (chiusura settimanale il lunedÌ). Il catalogo della mostra, che si aggiunge alla recente pubblicazione della prima monografia su Edoardo Berta edita dalla Banca dello Stato del Canton Ticino, propone contributi critici sul pittore di Aurora Scotti, Matteo Bianchi e Crisitina Sonderegger.

swissinfo

Nell'immagine: Dalla Villa Ciani, olio e tempera su tavola, 1904 circa, uno degli oltre 40 quadri di Edoardo Berta in mostra alla Civica galleria d’arte Villa dei Cedri di Bellinzona fino al prossimo 12 giugno.

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