Mille chilometri in gondola sul Reno per aiutare un bambino malato
È l'impresa di una coppia italo-svizzera partita da Basilea alla volta di Amsterdam, a bordo di una gondola veneziana. I due vogliono attirare l'attenzione pubblica sulle persone affette da malattie rare.
Mille chilometri in gondola sul Reno per attirare l'attenzione sull'atrofia muscolare spinale e raccogliere fondi per un bambino veneziano di sei anni che ne è afflitto. È questa la sfida di una coppia italo-svizzera partita in gondola sabato verso le 11 da Basilea a destinazione di Amsterdam.
Il gondoliere veneziano Vittorio Orio e sua moglie Monika Hegglin contano di percorrere in 14 tappe il migliaio di chilometri che separano le due città. Oltre ad aiutare Pietro Ghezzo, il bambino veneziano colpito dall'atrofia muscolare spinale, sperano di sensibilizzare l'opinione pubblica europea al problema delle persone affette da malattie rare, che vivono una condizione di ammalati senza cure, abbandonati dal sistema sanitario.
«Siamo coscienti di esserci imbarcati in una grossa avventura» ha deichiarato Monika Hegglin. Più che i grossi battelli e le chiatte sul Reno, i due temono il vento e le condizioni atmosferiche. «Anche a Venezia abbiamo molto traffico. Ma poca pioggia», ha precisato.
Per precauzione i due naviganti hanno fatto montare un tetto sulla gondola, e hanno chiesto la collaborazione delle associazioni di barcaioli lungo il tragitto, soprattutto per le soste notturne.
swissinfo e agenzie

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