"Maschera con lingua 'Bäh'" (senza data). Collezione privata, Svizzera. 021, ProLitteris, Zurich
"Eine entfernte Verwandte" (Un parente lontano), 1966. Collezione Klewan. Foto: Peter Frese. 2021, ProLitteris Zurich
"Sei nuvole su un ponte", 1975. Museo d'arte di Berna, lascito Meret Oppenheim. Foto: Peter Lauri. (c) Kunstmuseum Bern, Schweiz, Alle Rechte Vorbehalten / (c) Museum Of Fine Arts Bern, Switzerland, All Rights Reserved
"Il giardino del polpo", 1971. Una delle opere di una fase successiva della carriera di Oppenheim, quando strizzava l'occhiolino alle correnti controculturali degli anni '60 e affrontava la Pop art alle sue condizioni. Anche il titolo di quest'opera fa diretto riferimento ai Beatles e all'omonima canzone di Ringo Starr. Foto: P. Schälchli. 2021, ProLitteris Zurich
La "Oppenheimbrunnen" (La fontana di Oppenheim) eretta come parte della ristrutturazione della Waisenhausplatz di Berna - all'epoca un parcheggio pubblico, o "piuttosto un deserto di automobili", secondo le sue parole. La fontana, alta dieci metri, fece scalpore quando fu installata nel 1983, e le controversie sulla sua "bellezza", la sua collocazione finale e il suo significato per la città si estesero ben oltre la morte dell'artista, nel 1985. Keystone / Str
Gli amici di Oppenheim, un gruppo selvaggio: gli artisti bernesi Herbert Distel, Markus Raetz e Jean-Frédéric Schnyder hanno invitato i bernesi a presentarsi alla mostra di Natale nel Museo d'Arte della città adornati di etichette, in modo da diventare essi stessi opere d'arte. Berna, 7 dicembre 1968. Keystone / Joe Widmer
Carona, nel Canton Ticino, era la dimora preferita di Oppenheim e il luogo dove chiese di essere sepolta (a destra). La scultura esposta in una piazza centrale del paese (a sinistra) è praticamente uguale a quella che adorna la facciata del Goetheanum, la sede antroposofica di Dornach, vicino a Basilea. Bianca Góis Barbosa
Questo contenuto è stato pubblicato il 03 dicembre 2021
Nata in Inghilterra, vivo in Svizzera dal 1994. Mi sono formata come graphic designer a Zurigo tra il 1997 e il 2002. Recentemente mi occupo di elaborazione di immagini e ho raggiunto il team di swissinfo.ch nel marzo del 2017.
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