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"La libertà d'espressione appartiene a tutti"

Dopo un lungo viaggio dal Malawi, nell'Africa meridionale, all'Irlanda, Ellie Kisyombe è riuscita a far sentire la propria voce come una delle prime richiedenti l'asilo a candidarsi per una carica pubblica. Anche lei ha partecipato alla nostra serie "Voci di libertà dal mondo".

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 luglio 2021 - 15:00

"Ho dovuto lasciare il mio Paese natio dove allora non c'era libertà d'espressione", ricorda la madre single di due gemelle, ora 21enni. "Sono nata in una famiglia legata alla politica e a un certo punto è stato chiaro che era il momento di lasciare il Malawi", dice. Nel 2010 Kisyombe è arrivata in Irlanda dopo un lungo e difficile viaggio. Benché dovesse aspettare ancora dieci anni prima di diventare una residente a tutti gli effetti, non ha aspettato per far sentire la propria voce.

Kisyombe si è schierata per la difesa dei richiedenti l'asilo e nel 2016 ha creato l'iniziativa senza scopo di lucro "Our TableLink esterno", il cui scopo è "creare una comunità connessa e inclusiva attraverso il cibo". Con i suoi sforzi Ellie Kisyombe – la cui patria, il Malawi, recentemente è diventata l'emblema di uno sviluppo democratico positivo – voleva coinvolgere "il governo locale in una migliore integrazione della comunità dei richiedenti l'asilo fin dall'inizio".

Con la libertà d'espressione a sua disposizione in Irlanda, Ellie non si è fermata con "Our Table", ma è riuscita – come prima persona richiedente l'asilo nella storia irlandese – a candidarsi per una carica pubblica. Come membro del partito socialdemocratico nel nord della città di Dublino, si è confrontata con l'ostilità degli altri candidati e del Web.

"Quando penso al passato, sento che ciò che ho fatto è stato giusto al 100% perché ho rafforzato la consapevolezza nei confronti dei richiedenti l'asilo che per molto tempo sono stati una comunità isolata", dice. Per lei, l'insegnamento più importante che ha tratto dal suo vissuto è che la libertà d'espressione è un diritto umano fondamentale che appartiene a tutti – anche ai rifugiati che richiedono l'asilo.

Serie Voci di libertà dal mondo

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