Le preziose cure di mamma bombo
Scoperta al Politecnico di Zurigo: ecco come fanno gli insetti a proteggere i loro piccoli da virus e batteri.
I bambini appena nati sono totalmente indifesi di fronte alla minaccia di virus e batteri. Il loro sistema immunitario è ancora immaturo e incapace di reagire a un attacco. La natura pone rimedio all'inconveniente attraverso il meccanismo della trasmissione delle difese immunitarie da madre a figlio: nell'uomo e in tutti gli altri mammiferi, gli anticorpi presenti nell'organismo della madre passano al neonato attraverso il latte. La protezione è provvisoria e si esaurisce quando il piccolo sviluppa difese autosufficienti.
Il sistema immunitario degli insetti è differente da quello dei mammiferi. Loro non possiedono anticorpi, ma una serie di molecole antimicrobiche che vengono attivate dall'intrusione di un organismo patogeno nel corpo dell'ospite. Eppure, nonostante le fondamentali differenze, anche gli insetti fanno ricorso a un meccanismo di trasmissione delle difese immunitarie analogo a quello dei mammiferi.
Lo hanno scoperto due entomologi del Politecnico di Zurigo, Yannick Moret e Paul Schmid-Hempel, che da tempo studiano l'evoluzione e il comportamento sociale del Bombus terrestris, un insetto simile all'ape.
Il bombo è un animale sociale, che trascorre la sua vita nell'ambito di colonie organizzate. A primavera, quando la regina, l'unica femmina fertile, esce dal letargo e depone le uova fecondate l'anno precedente, le femmine operaie sterili dedicano tutte le loro energie alla cura della nuova generazione di maschi e regine, che assicureranno continuità genetica alla colonia.
Tanto impegno andrebbe sprecato se un parassita o un altro agente patogeno sterminasse i nuovi nati prima della successiva stagione riproduttiva. Le femmine operaie, allora, stimolano il sistema immunitario dei giovani individui fornendo loro un enzima che attiva la produzione di molecole antimicrobiche.
Questo fenomeno avviene nelle colonie di bombi che sono entrati in contatto di recente con microrganismi dannosi e che, al momento dell'apertura delle uova, hanno il sistema immunitario in stato di allerta. I risultati dello studio dei due biologi svizzeri sono apparsi sull'ultimo numero della rivista Nature.
Maria Cristina Valsecchi

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