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Le dogane in cerca del colorante proibito

In Gran Bretagna il colorante si trova anche in alcune pizze pronte Keystone

Le dogane svizzere hanno iniziato a cercare prodotti alimentari britannici che contengono un colorante alimentare potenzialmente cancerogeno.

Questo contenuto è stato pubblicato il 20 febbraio 2005

Berna ha ricevuto da Londra la lista di 359 prodotti che le autorità di sorveglianza della Gran Bretagna (FSA) hanno ordinato di ritirare dal mercato. Un elenco destinato ad allungarsi.

Quantità minime in Svizzera

È l’operazione di ritiro di prodotti dagli scaffali dei supermercati più imponente nella storia della Gran Bretagna. Non è però ancora chiaro se tali prodotti siano effettivamente importati anche in Svizzera.

Christina Hertig, portavoce dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), ha spiegato che «Durante i regolari controlli, i chimici cantonali hanno scoperto per l'ultima volta oltre sei mesi fa piccole tracce di Sudan 1».

Il colorante in questione, sotto accusa già dal 1995, è stato poi definitivamente proibito in tutta l'Unione Europea dal luglio 2003, ma non presenta rischi di intossicazione acuta. Anche in Svizzera è proibito. Per ora Berna non ha preso altre misure.

Colorante per scarpe

Il Sudan1 è normalmente utilizzato per colorare di rosso i solventi, le cere, i sigari e il lucido per scarpe, ma non dovrebbe trovarsi nel cibo. Invece in Gran Bretagna è stato rinvenuto in certi tipi di torte salate, pizze, cosce di pollo, salsicce, minestre e chili con carne.

Tra i marchi coinvolti: Unilever, Heinz, Spar e McDonald’s. In Gran Bretagna le compagnie potrebbero dover pagare multe molto salate per aver venduto «alimenti pericolosi per la salute».

Non mancano le voci critiche nei confronti della severità un po’ ritardataria dell’organo di sorveglianza britannico. Alcuni esperti all’interno dell’FSA avevano infatti incoraggiato indagini più accurate sul Sudan 1 più di un anno fa, ma non erano stati ascoltati.

Le patatine all’acrilamide, i polli cinesi

Nel 2003 si era scatenato un allarme alimentare simile, poi però rientrato sull'acrilamide, una sostanza tossica usata nella fabbricazione delle vernici e della carta.

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Stoccolma, in Svezia, aveva infatti scoperto che diversi alimenti, tra cui le patate fritte, i cereali tostati, i biscotti e certi tipi di pane, ne contenevano quantità elevate.

L'annuncio aveva suscitato grande preoccupazione nell'opinione pubblica, tanto che alcune industrie alimentari avevano modificato i loro procedimenti di lavorazione per ridurre l'esposizione dell'amido al calore e la concentrazione dell'acrilamide.

Poi l'allarme era parzialmente rientrato grazie ad uno studio condotto dalla Harvard University di Boston, aveva dimostrato che non c'era alcun legame tra il consumo di alimenti ad alto contenuto di acrilamide ed il rischio di tumore all'intestino, ai reni e alle vie urinarie.

Nel marzo del 2002 la Confederazione aveva decretato un divieto d'importazione per i polli cinesi, in cui era stata rinvenuta la presenza di antibiotici. Come misura preventiva, l’anno scorso era stata di nuovo vietata l’importazione di pollame dalla Cina e dalla Thailandia, durante la crisi dell’influenza dei polli.

swissinfo e agenzie

In breve

Il Sudan 1 è classificato come prodotto sintetico cancerogeno di "terza classe".

Negli Stati Uniti è proibito dal 1918.

È presente in alcune polveri al peperoncino rosso prodotte in India ed esportate in tutto il mondo.

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Fatti e cifre

Il colorante rosso Sudan 1, sotto accusa già dal 1995, è proibito nell’Ue dal 2003.
Normalmente viene utilizzato per colorare di rosso solventi, cere, sigari e lucido per scarpe.
359 i prodotti ritirati per il momento dal mercato in Gran Bretagna, tra cui diverse salse e condimenti. La "lista nera" è destinata ad allungarsi.
Non è chiaro se le stesse si trovano anche in Svizzera.

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