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Lauree, si va verso il modello anglosassone

Le "uni" in europa vogliono competere con la concorrenza statunitense Keystone

La Svizzera conferma la propria adesione al progetto di spazio europeo per l'insegnamento superiore. In futuro i diplomi universitari elvetici ed europei assomiglieranno a quelli del mondo anglosassone.

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 maggio 2001

A due anni dalla firma della Dichiarazione di Bologna che ha dato avvio alla riforma nel settore della formazione accademica a livello europeo, anche in Svizzera il processo di rinnovamento è ormai lanciato ed è inarrestabile, ha dichiarato il segretario di Stato per la scienza e la ricerca, Charles Kleiber.

In occasione della conferenza tenutasi a Praga il 18 e 19 maggio i rappresentanti delle università di 32 paesi, tra cui anche quelli elvetici, hanno ribadito la volontà di accrescere l'attrattività degli studi superiori in Europa a livello internazionale.

"L'obiettivo è soprattutto quello di migliorare la qualità dell'insegnamento per far fronte alla concorrenza del modello statunitense", ha spiegato Kleiber. Per raggiungerlo l'Europa universitaria intende perciò uniformare maggiormente la struttura degli studi, facilitare la mobilità degli studenti e regolare gli standard di qualità. Uno dei progetti centrali dell'intera riforma è l'adozione della struttura di studi sul modello bachelor-master applicato nel mondo angolosassone, che sostituirà quello attuale di laurea-dottorato.

La modifica comporterà un cambiamento nella durata degli studi. Il bachelor, che riguarderà la formazione scientifica di base, dovrebbe durare 3 anni. Dopo un periodo di 1-2 anni durante il quale verranno approfondite le conoscenze e accumulate le prime esperienze di ricerca lo studente potrà ottenere il master, il titolo più importante del curriculum universitario che si intende introdurre anche nelle Scuole universitarie professionali. Soltanto nelle università sarà poi possibile proseguire gli studi per ottenere il titolo dottorato equivalente al Ph.D degli atenei inglesi e americani.

Se la riforma è ormai lanciata, gli adattamenti richiederanno tuttavia
qualche tempo, sia per i problemi organizzativi sia per le probabili resistenze che alcuni cambiamenti provocheranno. "La Dichiarazione di Bologna implica anche un cambiamento di mentalità che non è ancora avvenuto in tutti le teste delle persone", ha detto Christoph Schäublin, presidente della Conferenza dei rettori delle università svizzere (CRUS).

L'adeguamento non sarà comunque imposto dall'alto ma avverrà gradualmente nel quadro di indicazioni che la CRUS discuterà prossimamente, ha annunciato Schäubling. La realizzazione della riforma è comunque sulla buona strada: già a partire dal prossimo autunno l'università di San Gallo sarà in regola con il nuovo modello per tutte le sue facoltà, mentre il sistema bachelor-master verrà introdotto in determinate discipline al Politecnico di Zurigo e nelle università di Basilea, Lucerna e della Svizzera italiana.

Luca Hoderas

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