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La Svizzera intende rivedere il suo programma di aiuti ai Paesi dell'est

Nel corso di una breve visita, lunedì a Varsavia, il consigliere federale Joseph Deiss ha discusso della questione con le autorità polacche. Secondo Berna, i Paesi dell'est hanno oramai raggiunto un livello di sviluppo più che sufficiente.

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 aprile 2000 minuti

Berna ha fatto parecchio in questi ultimi dieci anni per i paesi dell'ex blocco comunista, ha spiegato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Solo la Polonia ha beneficiato di aiuti per 150 milioni di franchi. È venuto il momento di riorientare l'aiuto svizzero.

Il ministro degli esteri polacco, Bronislaw Geremek, ha dal canto suo chiesto il sostegno di Berna per la ristrutturazione ecologica del paese, ha indicato un portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), oltre che un'intensificazione delle relazioni economiche tra i due paesi.

Sul terreno ecologico, l'aiuto è stato contabilizzato tra gli 8 e i 10 milioni di franchi, anche se la collaborazione in questo settore potrebbe essere sostituita da uno scambio di esperti e conoscenze.

Geremek ha inoltre edotto Deiss dei progressi della Polonia sulla via dell'integrazione con L'Unione europea. In coda all'incontro, i due ministri hanno firmato una convenzione sul reciproco riconoscimento delle assicurazioni sociali.

Nel pomeriggio di lunedì, Deiss ha anche incontrato il presidente polacco Aleksander Kwasniewksi per una visita di cortesia. In seguito ha depositato una corona sulla tomba del milite ignoto, prima di recarsi dal primo ministro Jerzy Karol Buzek. In serata, il capo del DFAE ha visitato un'esposizione dedicata ai polacchi internati in Svizzera durante la Seconda guerra mondiale.

swissinfo e agenzie

Nella foto, il ministro degli esteri svizzero Joseph Deiss (a destra) con il suo omologo polacco Bronislaw Geremek.

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