La Svizzera favorevole a Gerusalemme Est capitale palestinese
Il sostegno della Svizzera all'idea di una capitale palestinese a Gerusalemme Est rischia di turbare le relazioni con Israele. Questa posizione è infatti in conflitto con i progetti del neo eletto primo ministro israeliano Ariel Sharon.
Per l'ambasciata israeliana a Berna, la posizione elvetica su Gerusalemme Est, espressa dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) dopo la vittoria di Sharon, è nuova, indica il responsabile delle relazioni con la stampa Daniel Halévy-Goetschel.
Finora la Svizzera considerava che lo statuto della città santa dovesse essere determinato nell'ambito di negoziati fra le parti. «La posizione espressa dal DFAE va oltre», sottolinea Halévy- Goetschel. Il responsabile israeliano comunque relativizza la nuova posizione, definendola «informale». Ne riferirà alle autorità israeliane ma è ancora troppo presto per dire se Israele reagirà.
Da parte sua il portavoce del DFAE Livio Zanolari ricorda che la Svizzera sostiene l'idea di una capitale palestinese a Gerusalemme Est fin dai progressi registrati al vertice di Camp David in luglio. Washington aveva proposto di dividere Gerusalemme Est in una zona sotto sovranità israeliana e quartieri controllati dai palestinesi, ma non era stato trovato un accordo in merito.
«La Svizzera non svolge un ruolo attivo nei delicati negoziati fra israeliani e palestinesi», ha aggiunto Zanolari. «Non intende dettare alcuna soluzione» ma si basa sulle risoluzioni dell'ONU 242 e 338 e i progressi fatti recentemente anche durante i negoziati di Taba, in Egitto.
Ariel Sharon ha ribadito nel suo primo discorso da premier che il futuro governo «s'impegnerà a rafforzare e consolidare Gerusalemme unificata capitale d'Israele e eterna capitale del popolo ebraico».
swissinfo e agenzie

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Partecipa alla discussione!