La Svizzera, una metropoli
La Svizzera è una metropoli, ma ragiona sempre in termini di città e di campagna. Per cambiare le mentalità, un gruppo di esperti vuole estendere il dibattito alla popolazione.
«Siamo stati socializzati in termini di città e campagna. Si deve ora tener conto del fenomeno di metropolizzazione della Svizzera, onde controllarlo meglio», ha dichiarato martedì a Berna il sociologo Bassand, presidente dell'associazione «Metropoli Svizzera». L'associazione ha presentato un opuscolo, intitolato «Carta per il futuro di una Svizzera urbana».
70% della popolazione vive in agglomerati urbani
Dagli anni '80 la realtà urbana è cambiata. Cinquanta agglomerati riuniscono il 70 per cento della popolazione. Predominano i cinque centri urbani di Zurigo, Berna, Basilea, Ginevra e Lugano. Anche il volto delle aree rurali è cambiato: la campagna non è più un complesso di piccoli villaggi essenzialmente agricoli. Occorre pure distinguere tra comuni turistici, industriali e agricoli.
È dunque necessario considerare la Svizzera da un punto di vista completamente nuovo, soprattutto tendo conto del fatto che, secondo un sondaggio, il 70 per cento degli Svizzeri non vorrebbe vivere in città, bensì in campagna, ha sottolineato Bassand. A suo modo di vedere un paradosso.
Aprire la discussione
Consapevole che il dibattito non deve riunire soltanto gli esperti, «Metropoli Svizzera» vuole associarvi anche il pubblico. Si tratta di aprire la discussione su temi che riguardano sia l'ambiente come i trasporti, l'economia e il sociale, nonché la ripartizione dei compiti tra cantoni e comuni.
«Siamo insufficientemente preparati a ciò che ci attende: più mobilità, maggiori pressioni per la conservazione del paesaggio e frontiere aperte», ha sottolineato la vicepresidente dell'associazione Ursula Rellstab. Un esemplare dell'opuscolo «Carta per il futuro di una Svizzera urbana» è stato consegnato anche al consigliere federale Moritz Leuenberger.
swissinfo e agenzie

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